SHIRIM – Fantasia (Umberto Saba)

Come la schiuma sul mare galleggi
sulla vita, resisti ad ogni ondata,
ogni ondata ti genera, incantevole
fantasia di un mattino rosa e oro.
Le tue oscure cagioni non ignoro,
non velo; cara al mio petto ti stringo,
come giovane madre il suo bambino,
vestito di soavità, giocondo,
io che ho messo lo sguardo fino in fondo
al mio cuore, al mio triste cuore umano.
Per Shirim di oggi un testo di Umberto Saba (1853-1957).
Un’ode alla fantasia, all’umana capacità di creare con la mente mondi altri, nutrirsene, traversare con essi le stagioni del vivere.
Come soffice spuma sul mare essa infrange le burrascose correnti, restando intatta. Placa con mano benevola gli umani tormenti.
Il poeta la custodisce, se la stringe al cuore come il bene più caro. Poco importa se non è altro dal grato sollievo agli aspri cammini. Esiste.
È il rifugio arcano del sogno.
E di nuovo verrà nelle albe come novella fanciulla e generosa. Le tenere braccia dischiuse a innalzare gli alti castelli, le volte celesti.
A disvelare con dita rosate gli azzurri infiniti.
Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno
(Foto da Epoca, N. 63, anno II, p.88)