ISRAELE – Nuove vittime per rappresaglia iraniana, da Haifa a Petah Tikva

La rappresaglia iraniana sulle città d’Israele provoca nuove vittime tra la popolazione civile, anche nella notte appena trascorsa. Le autorità israeliane ne hanno dichiarate al momento otto, insieme a decine di feriti, alcuni dei quali in modo grave. Le ultime tre vittime comunicate da Israele sono state uccise a Haifa, ha reso noto il sindaco della città nel nord del paese. Due delle quattro vittime registrate a Petah Tikva si trovavano all’interno di una stanza blindata, centrata da un missile. A Tel Aviv, uno degli edifici danneggiati per via delle onde d’urto è quello della rappresentanza diplomatica statunitense. Anche se «in modo lieve», ha informato l’ambasciatore Mike Huckabee.
«Ho parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Stiamo seguendo con profonda preoccupazione gli sviluppi in Medio Oriente. Ho ribadito il nostro impegno per la pace, la stabilità e gli sforzi diplomatici che portino alla de-escalation», ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, mentre in Canada è al via un G7 inevitabilmente incentrato sulla crisi tra Israele e Iran. Alla vigilia del vertice il presidente israeliano Isaac Herzog ha inviato ai leader delle grandi potenze questo messaggio: «Mi rivolgo ai leader del G7 che si riuniranno domani in Canada: dovrebbero essere tutti con noi, perché se volete eliminare le testate nucleari, è meglio che lavoriate insieme, con noi, che vi assicuriate che l’Iran non raggiunga la sua capacità (di dotarsi del nucleare), che la nostra regione possa passare alla pace e al dialogo, alla coesistenza e al riavvicinamento». E mentre da Teheran il presidente iraniano Masoud Pezeshkian sostiene che Teheran non sta cercando di dotarsi di armi nucleari, ma vorrebbe fare del nucleare un uso solo pacifico, da Gerusalemme il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, riferendosi all’ayatollah Ali Khamenei, scrive su Telegram che «il tronfio dittatore di Teheran si è trasformato in un codardo assassino, che colpisce in modo deliberato gli edifici civili israeliani» nel tentativo di dissuadere Israele dal portare avanti l’offensiva. Per Katz, «i residenti di Teheran ne pagheranno il prezzo».

(Foto: Magen David Adom)