MEDIO ORIENTE – Trump bombarda i siti nucleari iraniani, Teheran bombarda Tel Aviv e Haifa

A Gaza le Idf recuperano le salme di tre ostaggi

Donald Trump ha rotto gli indugi: sabato notte gli Stati Uniti sono entrati in guerra contro la Repubblica islamica dell’Iran utilizzando i bombardieri B-52 contro il sito nucleare di Fordo e i missili Tomahawk lanciati da sommergibili nel Golfo contro gli impianti di Natanz e di Esfahan. Il programma nucleare iraniano “è stato completamente distrutto” (obliterated) ha detto Trump che ha subito sollecitato il ritorno di Teheran al tavolo negoziale: “Ci sarà pace o ci sarà tragedia per l’Iran”, ha affermato, aggiungendo che altrimenti gli Stati Uniti “punteranno ad altri obiettivi”. Furiosa la reazione degli iraniani che da un lato hanno negato che i bombardamenti Usa abbiano inflitto danni gravi al programma atomico nazionale e dall’altro minacciato conseguenze per Israele e gli Stati Uniti. E subito dopo hanno esploso una nuova salva di missili balistici contro Haifa e Tel Aviv, alcuni dei quali andati a segno. Gravi i danni subiti nelle due città dove 86 persone in tutto sono rimaste ferite, secondo le Israeli Defense Forces.

Intanto l’agenzia delle Nazioni Unite per l’energia atomica (Aiea) ha affermato che i livelli di radiazioni non sono aumentati attorno ai bombardati dagli Stati Uniti, nemmeno a Fordo, l’obiettivo più colpito. “A seguito degli attacchi a tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordo, l’Aiea può confermare che al momento non è stato segnalato alcun aumento dei livelli di radiazioni al di fuori dei siti”, ha scritto su X. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato Trump, “il presidente che ha negato al regime più pericoloso al mondo l’arma più pericolosa al mondo”.

Nelle stesse ore a Gaza le Idf adiuvate dalle forze di intelligence recuperavano i corpi degli ostaggi Ofra Keidar, Yonatan Samerano e del sergente maggiore Shay. La 71enne Keidar, del kibbutz Be’eri, era stata assassinata il 7 ottobre 2023 assieme al marito Shmuel Keidar. Levinson, 19 anni, era di stanza sul confine di Gaza il 7 ottobre del 2023. Caduto nei pressi del Nova festival, il suo corpo era stato sequestrato. Yonatan Samerano è stato assassinato e rapito dal kibbutz Be’eri il 7 ottobre 2023 dopo essere fuggito dal festival musicale Nova. Yonatan aveva 21 anni al momento della morte. Oggi avrebbe compiuto 23 anni.