TRACCE MATURITÀ – Anna Segre: Il sollievo del nulla

Per circa quindici anni ho puntualmente commentato su questo giornale le tracce della prova di italiano dell’Esame di Stato. Non mancava mai un testo scritto (spesso anche più di uno) da una persona ebrea o di origine ebraica o una traccia che in qualche modo si potesse ricondurre alla storia ebraica, a filosofi o artisti ebrei, ecc. Ancora l’anno scorso si era infilata nelle tracce quasi di soppiatto Anna Frank, seppur menzionata semplicemente come ragazzina che scrive un diario.
Quest’anno trovare collegamenti con ebrei ed ebraismo mi pare un’impresa impossibile. Certo, ci sono temi come il rispetto o l’indignazione, talmente universali che certamente si potrebbero declinare anche in senso ebraico: non sarebbe affatto difficile applicare mentalmente a qualche situazione nelle nostre Comunità l’affermazione di Anna Meldolesi e Chiara Lalli secondo cui spesso l’indignazione viene sprecata su questioni irrilevanti ignorando i temi che davvero meriterebbero la nostra irritazione; e sarebbe ancora più facile discutere dal punto di vista ebraico sul tema del rispetto di cui scrive Riccardo Maccioni; ma davvero saremmo in grado di dire qualcosa di originale e significativo? Francamente ne dubito.
In realtà i temi riconducibili in qualche modo agli ebrei e all’ebraismo non sono gli unici assenti dalle tracce del 2025. Mancano anche fascismo, antifascismo, guerra (qualunque), Resistenza, Liberazione (nel suo ottantesimo compleanno era lecito aspettarsela), Guerra fredda, colonialismo e decolonizzazione, ecc. L’unica traccia storica cita un discorso di Roosvelt ma poi chiede agli studenti di riflettere più genericamente sul rapporto tra i leader politici e i cittadini attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Insomma, per evitare qualunque tema che possa dar luogo a polemiche si finisce per chiedere ai ragazzi di non parlare di nulla se non in modo vago e generico.
Non posso negare, però, che a fronte delle mie preoccupazioni della vigilia ho tirato un sospiro di sollievo: nessun pericolo di leggere, da commissaria esterna, affermazioni false sulla storia mediorientale ripetute acriticamente o inculcate dagli stessi insegnanti, nessun pericolo di trovarmi di fronte a banalizzazioni della Shoah, nessun pericolo di dover sopportare paragoni indigesti: con il nulla non si rischia nulla.
È triste, pensando a tante tracce interessanti e problematiche uscite in passato, doversi rassegnare a questa sostanziale mancanza di contenuti, se non asettici o edulcorati. Ancora più triste dover constatare nostro malgrado quanto sollievo proviamo per la mancanza di contenuti.
Anna Segre