MEDIO ORIENTE – Tregua violata, Trump furibondo

Resta fragile e incerta la tregua tra Israele e l’Iran. Poche ore dopo l’entrata in vigore dell’accordo, il regime di Teheran ha sparato due missili balistici contro Israele, intercettati dal sistema difensivo Iron Dome. Israel Katz, il ministro israeliano della Difesa, ha quindi comunicato di aver dato istruzioni di «rispondere con forza alla violazione del cessate il fuoco da parte dell’Iran con attacchi intensi contro obiettivi del regime nel cuore di Teheran».
Il nuovo scenario di crisi ha portato all’intervento di Washington. Entrambi i paesi hanno violato la tregua, ha accusato il presidente Usa Donald Trump, sollecitando sia Iran sia Israele a sospendere le operazioni. L’inquilino della Casa Bianca si è rivolto con inedita durezza anche nei confronti di Gerusalemme: «Israele. Non sganciate quelle bombe. Se lo fate, è una violazione grave. Riportate a casa i vostri piloti, subito!»
Martedì mattina il governo israeliano aveva confermato il cessate il fuoco, sostenendo in una nota che «tutti gli obiettivi» dell’operazione Rising Lion erano stati raggiunti. Israele, si legge nel documento ufficiale, «ha rimosso una duplice minaccia esistenziale e immediata, sia sul piano nucleare sia su quello dei missili balistici», infliggendo gravi danni a strutture di governo degli ayatollah, eliminando centinaia di miliziani del Basij e “neutralizzando” molti scienziati coinvolti nel progetto nucleare. «Israele risponderà con fermezza a ogni violazione del cessate il fuoco», ha poi annunciato il suo governo, nell’invitare la cittadinanza «a continuare a osservare scrupolosamente le direttive del Comando del Fronte Interno e della Protezione Civile». Con l’operazione Rising Lion, si sottolinea ancora nella nota, Israele «ha conseguito risultati storici di portata straordinaria, collocandosi al fianco delle grandi potenze mondiali» e questo è da ritenersi «un successo straordinario per il popolo di Israele e per i suoi combattenti, che hanno eliminato due minacce esistenziali per il nostro paese, garantendo così il futuro di Israele». Poco prima del cessate il fuoco, un missile iraniano non intercettato dall’Iron Dome ha provocato quattro vittime e diversi feriti nella città di Beer Sheva, già duramente colpita negli scorsi giorni.