NAPOLI – Italia-Israele: Consiglio comunale su Gaza, occasione persa

Si va da Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi che gli Stati Uniti ritengono promotrice di «un antisemitismo virulento», alla giornalista Rula Jebreal, la quale sostiene di aver trovato la risposta «a come il mondo abbia potuto permettere catastrofi come l’Olocausto» tra le macerie «nella mia terra martoriata». Passando dal centro culturale Handala Ali, che in una recente mobilitazione ha definito Israele uno “Stato genocidiario”.
Sono alcuni degli ospiti invitati dal Consiglio comunale di Napoli a confrontarsi nel pomeriggio di mercoledì 2 luglio sul tema “Crisi umanitaria a Gaza. Azioni per il ripristino della legalità internazionale”, argomento al centro di una riunione di una riunione monotematica (e con tutta probabilità anche monocorde) dell’organismo, che si aprirà con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi e di Abeer Odeh, la rappresentante dell’Autorità Nazionale Palestinese in Italia. Un’occasione persa per un dibattito «serio e costruttivo», accusa Giuseppe Crimaldi, il presidente della sezione locale dell’associazione Italia-Israele. In una lettera inviata alla presidente del Consiglio comunale Enzo Amato, Crimaldi esprime il proprio rammarico per l’assenza nel dibattito di «un interlocutore capace di garantire, se non altro, una controparte alle posizioni di chi dimentica che Hamas è un’organizzazione terroristica, che la popolazione civile palestinese è la sua prima vittima, e che ci sono ancora ostaggi civili nelle mani di questi criminali senza scrupoli».