UCEI/3 – La mozione: Vigilanza e responsabilità contro l’antisemitismo

Il Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nella riunione di domenica 6 luglio a Roma, ha approvato la seguente mozione:

Premesso che:
negli ultimi mesi si è registrato un incremento preoccupante di attacchi verbali, insulti, delegittimazioni e aggressioni e intimidazioni anche fisiche contro cittadini, cittadine e associazioni ebraiche italiane nel contesto di manifestazioni pubbliche e iniziative politiche;

In particolare, nelle ultime settimane e giorni abbiamo raccolto ulteriori testimonianze ed evidenze di mozioni e attacchi di quanto avvenuto in alcuni atenei, nelle diverse piazze dedicate al Pride Lgbt, nei circoli e sezioni di partito e associazioni con missione di preservare memoria e storia, archiviazioni di denunce e infinite puntate di talkshow e tg:
in tali circostanze si sono verificati episodi di intolleranza caratterizzati da cori e slogan che identificavano indistintamente le persone ebree come “assassini” o “terroristi”, come recentemente avvenuto in molte città italiane veicolando messaggi d’odio contrari a ogni principio di civiltà, libertà fondamentali e convivenza democratica;

sono stati nuovamente rivolti agli ebrei italiani appelli provenienti da diversi ambienti istituzionali ed esponenti pubblici in cui viene chiesta una generale dissociazione ed una presa di distanza dal governo d’Israele, una “uscita dal ghetto”, che si respinge con fermezza e sdegno perché gli ebrei italiani non accettano di essere colpevolizzati in quanto tali;

tali espressioni, talvolta camuffate da posizioni politiche, rientrano pienamente nelle dinamiche dell’antisemitismo – di cui antisionismo e anti-israelianismo sono netta espressione – e ledono profondamente la sicurezza, la dignità e l’identità dei cittadini italiani di religione ebraica e delle nostre comunità;

considerato che:

il conflitto in Medio Oriente non può in alcun modo essere usato come giustificazione per attaccare cittadini e cittadine ebree, né per attribuire loro colpe collettive o essere o strumento di propaganda nella dialettica partitica;

l’antisemitismo, in qualunque forma si presenti – esplicita o mascherata – rappresenta una minaccia per l’intera società democratica e per i valori fondanti della Repubblica italiana e dell’Unione Europea;

è dovere delle istituzioni, dei partiti, delle organizzazioni sociali e culturali contrastare ogni forma di odio e discriminazione, ovunque e comunque si manifesti, arginandone ogni forma di legittimazione;

Rappresenta e ribadisce quanto segue:

1. Condanna con la massima fermezza qualsiasi manifestazione di antisemitismo, discriminazione, razzismo, incitamento all’odio e delegittimazione delle comunità ebraiche italiane, qualunque ne sia la matrice o il contesto in cui si verifichino.

2. Esprime piena solidarietà alle comunità, ai cittadini, alle cittadine e alle associazioni ebraiche italiane, ribadendo il diritto di ogni persona a vivere liberamente la propria identità e appartenenza religiosa e culturale.

3. Si impegna a proseguire attivamente azioni concrete di contrasto all’intolleranza e all’odio antiebraico, attraverso l’educazione, la memoria, il dialogo, la collaborazione istituzionale e il dialogo interreligioso affinché i principi della convivenza, del rispetto della costituzione restino saldi in ogni ambito della vita pubblica.

5. Richiama con forza gli organismi di vigilanza della comunicazione, le autorità garanti e i media pubblici e privati alla massima attenzione e responsabilità nella raccolta e nella diffusione di contenuti di informazione, per contrastare la disinformazione sistemica o di propaganda ostile e disumanizzante nei confronti delle comunità ebraiche e dello Stato di Israele.

Si sollecita un impegno chiaro, attivo e non retorico nel garantire che il dibattito pubblico e l’informazione – specie in relazione al conflitto mediorientale e al crescente clima di ostilità verso l’ebraismo – restino fondati su verità, pluralismo rigore nella verifica delle fonti.

Si ringraziano nuovamente le forze dell’Ordine per la professionalità e l’attenzione dedicate alla sicurezza delle nostre comunità e dell’Italia tutta dai fenomeni di violenza antisemita e minacce terroristiche

Il Consiglio dell’UCEI ribadisce con forza ed orgoglio che la componente ebraica fa parte integrante e insostituibile del tessuto culturale, storico e civile dell’Italia da oltre due millenni: offendere Israele e gli ebrei oggi significa colpire i fondamenti stessi della nostra società democratica.