TENNIS – Wimbledon sorride anche a Israele, la vittoria di Guy Sasson
Dieci anni dopo l’incidente

Nel fine settimana Wimbledon ha sorriso per la prima volta all’Italia con la storica vittoria di Jannik Sinner nel singolare maschile. Ma prima dell’incoronazione del tennista italiano a re del torneo, il leggendario campo in erba ha regalato anche a Israele una gioia: la vittoria in doppio del tennista paralimpico Guy Sasson.
Sasson, insieme al compagno olandese Niels Vink, ha conquistato il titolo nella categoria quad di doppio in carrozzina, dominando in finale contro Gregory Slade (Regno Unito) e Donald Ramphadi (Sudafrica) con un netto 6-0, 6-2. Per i due, già vincitori del Roland Garros, si tratta del secondo Slam consecutivo, a conferma di una stagione di altissimo livello. «Solo entrare a Wimbledon, vedere la storia, i nomi sulle pareti, sapere d’ora in avanti ci sarà anche il mio nome, è una sensazione incredibile», ha affermato Sasson dopo la vittoria. «Un successo rappresenta raggiungere la vetta della montagna». Sul campo, davanti al pubblico e in diretta sulla BBC, il tennista israeliano ha concluso il suo discorso con una citazione in ebraico dalla Torah: «Il popolo si alza come un leone», seguita da un sentito «Am Yisrael Chai». Citazione presente nel brano della Bibbia letto questa settimana nelle sinagoghe di tutto il mondo, usata come titolo della recente operazione israeliana contro l’Iran.
Per Sasson, 45 anni, la vittoria a Wimbledon è una tappa importante di una carriera cominciata sette anni fa. Nato a Ramat Gan, appassionato di tennis fin da giovane, nel 2015 un incidente con lo snowboard in Francia lo ha lasciato paralizzato dalle ginocchia in giù. Dopo un anno di riabilitazione intensiva, Sasson è riuscito a camminare con l’aiuto di tutori e bastoni. Nel mentre ha ripreso a coltivare la sua passione per il tennis e nel 2019 ha vinto il campionato israeliano in carrozzina. Da allora la sua affermazione sportiva è stata rapidissima: è diventato uno dei migliori al mondo nella categoria quad, conquistando i titoli di singolare all’Open di Francia nel 2024 e nel 2025, e una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Parigi del 2024. In quell’occasione, dedicò la vittoria a Israele e ai quattro ostaggi liberati da Gaza proprio quel giorno.
Sasson si allena con l’allenatore belga Damien Martinquet e ammette che, vista la differenza d’età con molti dei suoi avversari, spesso poco più che ventenni, è necessaria una disciplina rigorosa. «Quando non ho voglia di andare in palestra, mi ricordo che Niels e Sam sono sicuramente già lì», ha scherzato in un’intervista con il Jerusalem Post. Sam è Sam Schröder, olandese, numero due del mondo, che proprio a Wimbledon, nel torneo singolare, ha eliminato Sasson a quarti di finale per poi conquistare il titolo.
Dopo Wimbledon, l’obiettivo è lo US Open a fine agosto, dove il tennista israeliano spera di proseguire la striscia positiva. Ma prima, «come ogni volta che vinco», ha spiegato Sasson al Jerusalem Post, «festeggerò in uno dei ristoranti dello chef israeliano Assaf Granit. È diventata una tradizione: Parigi, Londra, ovunque mi trovi». Sul suo successo a Londra ha poi concluso: «Questa vittoria non è solo mia. È per tutti quelli che lottano, che si rialzano, che credono».