ISRAELE – Cresce la tensione con Damasco, Idf indaga su chiesa colpita a Gaza

«Non permetteremo alle forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano feriti». Le parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non lasciano spazio a interpretazioni: Israele è pronto ad agire con forza per far rispettare le proprie linee rosse in Siria, nel bel mezzo di un’escalation che coinvolge anche la comunità drusa e le alture del Golan. In un videomessaggio diffuso poche ore dopo l’ultimo round di attacchi israeliani contro postazioni siriane, Netanyahu ha accusato il regime di Ahmed al-Sharaa di aver infranto entrambe le condizioni poste da Israele. «Ha inviato un esercito a sud di Damasco, nell’area che dovrebbe essere smilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo».
Il primo ministro ha rivendicato come il ritiro delle truppe governative dal sud della Siria sia avvenuto non per negoziati o pressioni diplomatiche, ma «con la forza». «Abbiamo agito e continueremo ad agire se necessario», ha avvertito.
Oltre al fronte siriano, continuano gli scontri a Gaza. Un carro armato israeliano ha colpito la Chiesa della Sacra Famiglia, l’unica chiesa cattolica romana nella Striscia, provocando la morte di due persone e il ferimento di altre otto, quattro delle quali in gravi condizioni. Il patriarca latino Pierbattista Pizzaballa ha confermato l’accaduto. «È troppo presto per parlare di quanto accaduto, dobbiamo capire cosa è successo, cosa si deve fare, soprattutto per proteggere la nostra gente». L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver aperto un’indagine sull’incidente. Dall’Italia è intervenuta l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, esprimendo «dolore per quanto avvenuto» e «vicinanza alla Chiesa, al Patriarcato Latino di Gerusalemme e a tutti i fedeli colpiti». Nella nota l’Ucei ha sottolineato l’importanza del «rispetto e della protezione dei luoghi religiosi, di qualunque fede essi siano», come fondamento «della convivenza e della speranza di pace».
Intanto, il fronte resta incandescente: due razzi sono stati lanciati dalla parte settentrionale di Gaza verso la città israeliana di Sderot. Entrambi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Non si registrano feriti, mentre le Idf proseguono le operazioni a Gaza, tra cui la demolizione dei tunnel di Hamas.