MUSEI – Gerusalemme, Trieste, Firenze: Andreina Contessa alla guida del polo Bargello–Accademia

Dalla direzione del Castello di Miramare al cuore culturale di Firenze. Andreina Contessa assume un nuovo incarico che la porterà a operare tra due dei poli museali più rilevanti d’Italia, il Museo Nazionale del Bargello e la Galleria dell’Accademia di Firenze, e che segna un ulteriore riconoscimento per una carriera segnata dal legame profondo con la cultura ebraica e la sua valorizzazione museale.
Storica dell’arte e museologa, Contessa ha vissuto per quasi trent’anni in Israele, dove ha insegnato presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e ha diretto il Museo di arte ebraica italiana U. Nahon. Tornata in Italia per guidare il Castello di Miramare, ha mantenuto il suo legame con la cultura ebraica, collaborando con il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, per cui ha co curato nel 2021 la mostra Oltre il Ghetto, dedicata alla vita ebraica oltre le mura dell’emarginazione.
«Sono davvero molto lieto di questa notizia», spiega a Pagine Ebraiche Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis. «Andreina collabora con noi ormai da più di un mandato. L’ho apprezzata tantissimo già quando era in Israele, per le attività che ha promosso al museo italiano di Gerusalemme. Da allora le collaborazioni non si sono interrotte, anzi si sono ampliate con il suo arrivo a Trieste».
Andreina Contessa ha mantenuto un dialogo costante con il museo ferrarese, anche al termine del suo mandato all’interno del Comitato scientifico. «Continua a essere un punto di riferimento per noi, grazie alla sua esperienza e alla rete di rapporti con il mondo dei musei. È molto stimata, dentro e fuori il contesto ebraico. Il nostro è un rapporto costante, non quotidiano, ma solido e continuo», spiega il direttore del Meis.
Nella mostra Oltre il Ghetto – curata assieme a Simonetta Della Seta, Carlotta Ferrara degli Uberti e Sharon Reichel – «Andreina ha espresso appieno le sue competenze di storica dell’arte del periodo moderno», sottolinea Spanoletto. «Il suo è stato un contributo di grande ricchezza, ancora molto apprezzato. Per me era la prima mostra alla guida del museo e da quel momento si è instaurato un rapporto di profonda collaborazione: ho imparato tanto da lei».
Ora, con il nuovo incarico che porta Andreina Contessa a Firenze, si apre una prospettiva di ulteriori sinergie: «Auspichiamo che la sua presenza al Bargello e all’Accademia possa dar vita ad altre iniziative. Abbiamo già progetti con gli Uffizi e Palazzo Pitti e sono certo che con la sua passione e i nostri buoni rapporti potremo costruire nuove intese».

d.r.