CULTURA – Un nuovo portale per l’ebraismo dell’Emilia Romagna

Dare visibilità al patrimonio ebraico emiliano-romagnolo, promuoverne la conoscenza e costruire relazioni tra luoghi, istituzioni e persone. Sono questi gli obiettivi del nuovo portale www.beniebraiciemiliaromagna.it, presentato nelle scorse settimane e già ricco di contenuti, mappe, appuntamenti e percorsi culturali. Il progetto – promosso dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato dal Museo Ebraico di Bologna, rappresenta un passo importante non solo per la tutela della memoria, ma per la valorizzazione attiva, integrata e contemporanea del patrimonio culturale ebraico. La piattaforma racconta oltre trenta luoghi fra sinagoghe, cimiteri, musei e archivi, lungo un itinerario che unisce le grandi città – Bologna, Ferrara, Modena – e i centri minori, come Soragna o Finale Emilia. Le schede dei luoghi sono accompagnate da immagini, contatti, riferimenti storici e, in molti casi, dalla possibilità di partecipare a eventi o iniziative in loco. Il portale propone poi un calendario delle attività delle istituzioni aderenti, e una sezione dedicata a notizie e approfondimenti. «Quest’anno abbiamo intensificato la collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna. Fra le altre cose ne è nato il nostro ingresso in questa rete. Intendiamo dare il nostro contributo tanto attraverso una capillare diffusione delle nostre attività quanto offrendo impulso ad azioni congiunte per valorizzare il patrimonio ebraico della regione che potrà trovare nei nostri spazi, appropriati momenti di studio, ricerca e divulgazione», ha dichiarato Amedeo Spagnoletto, direttore del MEIS di Ferrara. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, ha sottolineato il valore della collaborazione tra enti pubblici e realtà culturali: «La cultura ebraica è parte della nostra storia e identità. Attraverso questo portale non solo preserviamo la memoria, ma la rendiamo parte integrante del nostro presente culturale e civile». A guidare il lavoro sul portale è la direzione scientifica del Museo Ebraico di Bologna, che ha messo a sistema competenze museali, archivistiche e progettuali maturate in oltre vent’anni di attività. «Il portale – si legge nella presentazione ufficiale – nasce dall’idea di costruire una rete duratura, in grado di generare nuove collaborazioni e restituire senso e visibilità ai luoghi ebraici della regione».  Il portale non è uno strumento per guardare al passato con nostalgia, ma un mezzo per coinvolgere le nuove generazioni, aprire spazi di confronto e partecipazione.