FRANCIA – Crif contro Macron su riconoscimento Stato palestinese

«Una colpa morale, un errore diplomatico e un pericolo politico». Il Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia, reagisce così all’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di volere procedere a settembre al riconoscimento dello Stato palestinese.
Una colpa morale, sostiene il Crif in una nota, perché «qualunque siano le intenzioni del presidente, questo riconoscimento sarà brandito da Hamas come una vittoria simbolica e una ricompensa per il terrorismo del 7 ottobre, che ha causato più di 1.200 vittime, tra cui 50 cittadini francesi». Un errore diplomatico, perché «concedendo ai palestinesi all’inizio del processo ciò che dovranno ottenere alla fine, questo riconoscimento prematuro incoraggerà la parte palestinese a non scendere più a compromessi, favorendo il fallimento dei futuri negoziati«». E infine un pericolo politico, perché «galvanizzerà La France insoumise (LFI)», il movimento populista guidato da Jean-Luc Mélenchon «che ha fatto di Gaza uno slogan elettorale». Oltre a LFI, accusa il Crif, ne beneficeranno «tutti gli agitatori antisemiti che distorcono la causa palestinese per giustificare l’attacco agli ebrei francesi».
Macron ha annunciato l’atto con un “cinguettio” su X: «Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Ne farò l’annuncio solenne all’Assemblea generale delle Nazioni Unite». Nell’esprimere la propria contrarietà, il Crif ha anche diffuso un sondaggio realizzato a giugno dall’istituto di ricerca Ifop dal quale risulterebbe una netta opposizione dei cittadini francesi a un’iniziativa unilaterale e senza garanzie sul futuro assetto di tale Stato. Solo il 22% dei francesi, si legge, sarebbe favorevole alla nascita di uno Stato palestinese «immediatamente e incondizionatamente», mentre il 47% vincola tale possibilità alla liberazione degli ostaggi e all’uscita di scena di Hamas. Per il 31% delle persone interpellate, non è accettabile riconoscere uno Stato palestinese «a breve termine».

La reazione di Israele

La scelta di Macron ha suscitato molte reazioni, lo sdegno del governo israeliano per quello che viene considerata «una ricompensa al terrorismo» e l’apprezzamento di Hamas, che in una nota parla di «passo positivo nella giusta direzione verso il raggiungimento della giustizia per il nostro popolo palestinese oppresso». Il gruppo terroristico definisce l’annuncio di Macron «uno sviluppo politico che riflette la crescente convinzione internazionale nella giustezza della causa palestinese e il fallimento dell’occupazione nel distorcere i fatti o ostacolare la volontà dei popoli liberi».