MILANO – Ebrei aggrediti in area di servizio. Meghnagi: «Grave atto di antisemitismo»

Un uomo e suo figlio di sei anni, ebrei francesi, sono stati aggrediti in un punto ristoro dell’autostrada Milano-Laghi, all’altezza di Lainate. I due si trovavano all’interno di un’area di servizio quando sono stati affrontati da alcune persone che hanno iniziato a insultarli al grido di “Palestina libera” e “Assassini, qui non siamo a Gaza, andate a casa vostra”. Poco dopo, il padre è stato spintonato e fatto cadere a terra, riportando la rottura degli occhiali. Il figlio, che portava una kippah, è stato allontanato e messo al sicuro da un testimone presente sulla scena.
Un video dell’episodio, girato dal padre e pubblicato sui social, ha rapidamente attirato l’attenzione e le forze dell’ordine stanno indagando per identificare gli aggressori. «Il poveretto è stato aggredito fisicamente, picchiato da più persone che gli hanno spaccato gli occhiali e volevano portargli via il telefonino per cancellare le immagini. Una famiglia francese colpita ferocemente: l’ennesima manifestazione di un pericolosissimo rigurgito di crescente antisemitismo», ha denunciato Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano. «Ci auguriamo che le segnalazioni già fatte alle forze dell’ordine permettano di circoscrivere rapidamente queste reazioni fuori controllo, generate da un clima di odio alimentato da certa politica e da una comunicazione sempre più irresponsabile. È fondamentale che la politica ponga un freno a questa pericolosa deriva», ha concluso Meghnagi.
Solidarietà è arrivata da Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, che ha espresso «indignazione e piena vicinanza alla Comunità ebraica di Milano e alla famiglia coinvolta». In una nota, Fadlun ha ribadito che «l’antisemitismo non riguarda solo gli ebrei, ma coinvolge tutti. È un segnale d’allarme che chiama in causa l’intera società civile. Occorre una reazione ferma e condivisa».
(Nell’immagine, un fotogramma dal video girato dalla vittima dell’aggressione)