ISRAELE – Ministro Sa’ar: Ipocrisia internazionale su guerra a Gaza

«Abbiamo visto dei video orribili di ostaggi israeliani, il mondo è testimone della loro condizione per mano di terroristi che agiscono come i nazisti e l’Isis. Ma non ho visto le loro foto sulle prime pagine di molti giornali. E questo è vergognoso».
In conferenza stampa lunedì mattina da Gerusalemme, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha osservato come nel racconto della guerra a Gaza vi sia una diffusa «ipocrisia internazionale» veicolata da Hamas e Jihad Islamica che “usano” gli ostaggi e i civili gazawi «per raggiungere i loro scopi, all’interno di una propaganda sistematica» che riguarderebbe anche la questione degli aiuti umanitari. «Israele sta facendo molto», ha rivendicato Sa’ar, alle spalle del quale era proiettata l’immagine del corpo scheletrico dell’ostaggio Evyatar David.
Il ministro, che è in partenza per New York per una sessione speciale del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dedicato agli ostaggi, ha lanciato un appello «ai miei colleghi ministri degli Esteri affinché mettano questo tema al centro dell’agenda». Sa’ar ha poi accusato quei governi che, annunciando in questi giorni l’intenzione di riconoscere lo Stato palestinese, «stanno premiando i terroristi: non lo dico io, lo dice Hamas stesso». Sa’ar si è anche scagliato contro il presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato di ostaggi da liberare «da tutte e due le parti». Un’equivalenza inaccettabile, secondo Sa’ar, «perché da una parte ci sono degli ostaggi, dall’altra dei terroristi».
Rispondendo a una domanda sui sondaggi secondo i quali la maggioranza degli israeliani vorrebbe la fine della guerra, il ministro ha osservato: «Anche noi vogliamo vedere la fine di questa guerra, che poteva finire ieri e può finire domani. Alla guerra preferiamo i mezzi diplomatici, se possibile. Il punto è: a quali condizioni?». Certamente non quelle dettate da Hamas, ha fatto capire l’esponente del governo Netanyahu, perché «Hamas non può avere un ruolo nel futuro di Gaza, deve essere smilitarizzata e tutti gli ostaggi devono tornare a casa».