TORINO – Un “Tavolo della speranza” per il dialogo e la pace

Rappresentanti di varie confessioni religiose e tra loro il presidente della Comunità ebraica Dario Disegni e il rabbino capo della città Ariel Finzi, assieme a esponenti delle comunità cristiana e islamica, hanno costituito a Torino un “Tavolo della speranza” per costruire dialogo «là dove oggi sembra infuriare solamente l’affermazione delle rispettive posizioni», con il fine di «invocare la fine delle azioni militari e sottolineare la necessità di raggiungere, al più presto, una pace giusta per l’intero Medio Oriente». Il principio alla base dell’iniziativa, si afferma in un comunicato stampa, è che non si possa «non condannare l’immensa catastrofe umanitaria che il conflitto nella Striscia di Gaza sta provocando, con migliaia di palestinesi al limite della sopravvivenza a causa della carestia, auspicando che acqua, cibo e medicinali raggiungano direttamente la popolazione civile al più presto». Al tempo stesso, si legge nella nota, va condannato «il rifiuto di Hamas a restituire alle loro famiglie i 50 ostaggi ancora nelle loro mani in buie prigioni sotterranee da quasi due anni». Tutto questo «non è umanamente accettabile».