SPORT – Ministro Abodi: Israele paese aggredito, partita con Italia si giochi

«Qual è la differenza tra Israele e la Russia, esclusa dalle competizioni sportive? Io credo che ci sia una differenza, e peso le parole con responsabilità. La Russia è un paese aggressore, Israele è stato aggredito: forse questo si dimentica completamente».
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha risposto così alle domande dei giornalisti sulla polemica aperta dal parlamentare Mauro Berruto, responsabile Sport del partito democratico ed ex allenatore della nazionale maschile di pallavolo, secondo il quale la partita di qualificazione ai Mondiali di calcio del 2026 in programma tra le due nazionali il prossimo 14 ottobre a Udine non dovrebbe disputarsi e ogni rappresentanza di Israele essere esclusa dai tornei sportivi internazionali. Netta la contrarietà del ministro, che ha ricordato come tutto sia partito, «al di là dei giudizi e di come sta diventando», dai massacri del 7 ottobre. Se non ci fosse stato il 7 ottobre, ha dichiarato Abodi, «non saremmo in questa condizione». E probabilmente neppure «se Hamas non si nascondesse dietro la popolazione civile».
L’incontro si terrà a un anno esatto dalla partita di Nations League tra Italia e Israele, svoltasi sempre a Udine. Gli Azzurri vinsero con il punteggio di 4 a 1, grazie alla doppietta di Di Lorenzo e ai goal di Retegui e Frattesi. Per Israele segnò invece Abu Fani. Questa volta la posta in gioco sarà il Mondiale, dove l’Italia manca dal 2014 e Israele dal 1970, anno della sua unica partecipazione. Guida al momento il girone la Norvegia, prima a punteggio pieno con dodici punti in quattro partite. Dietro ci sono proprio Israele e Italia, rispettivamente con sei e tre punti. L’Italia ha una partita in meno e non può permettersi di sbagliare, nella corsa al secondo posto che porta ai playoff.