ROMA – Age contesta iniziativa su Gaza del Consiglio nazionale forense: «Evidente squilibrio»
Il Consiglio Nazionale Forense (Cnf) ha organizzato per giovedì 4 settembre a Roma e online un incontro su “Le violazioni dei diritti umani a Gaza e nei territori occupati” con l’intervento tra gli altri di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, in prima linea nell’accusa di “genocidio” rivolta contro Israele e nella promozione di campagne per il boicottaggio dello Stato ebraico. Contesta l’iniziativa per la sua parzialità la presidente Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei (Are) Fabiana Di Porto. In una lettera inviata al suo collega avvocato Francesco Greco, presidente del Cnf, Di Porto lamenta l’assenza di «qualsiasi forma di contraddittorio tra le diverse interpretazioni del quadro giuridico nazionale e internazionale», parlando di «evidente squilibrio» di un evento «che si distingue per il fatto di fornire una lettura del tutto parziale di tematiche giuridicamente complesse, specialmente nell’ambito della tutela dei diritti umani». Preoccupa l’Age anche il fatto che, rilasciando crediti formativi professionali ed essendo fruibile anche in modalità da remoto, l’incontro acquisisca «un naturale effetto moltiplicatore dei contenuti ivi veicolati tra i numerosi colleghi che potrebbero prendervi parte». Per quanto riguarda la relatrice dell’Onu, Di Porto l’accusa di avere «a lungo millantato il titolo di avvocato senza esserne effettivamente in possesso, circostanza che, in quanto contraria all’art. 17 del codice deontologico forense, riteniamo incompatibile con la serietà che dovrebbe caratterizzare eventi formativi destinati ai professionisti del diritto». Per garantire il pluralismo, l’Age si rende disponibile «a proporre dei nominativi di qualificati professionisti da integrare nel panel come relatori». Nel caso ciò non fosse possibile, conclude Di Porto, la lettera dell’Age è da intendersi «come formale richiesta di annullamento».
a.s.