CICLISMO – Vuelta denuncerà propal che hanno bloccato squadra israeliana

Allo scorso Giro d’Italia attivisti propal hanno cercato più volte d’interrompere la corsa, rischiando di provocare gravi incidenti tra i ciclisti in gara.
Nella giornata di mercoledì l’ultima follia della “protesta” contro la presenza nelle corse internazionali della Israel Premier Tech (IPT) è andata in scena durante la quinta tappa della Vuelta, la corsa a tappe spagnola iniziata quest’anno da Torino. La cronometro a squadre di Figueres era in pieno svolgimento quando alcuni attivisti hanno tentato di bloccare il team israeliano al centro della strada, esibendo uno striscione in cui si leggeva “Neutralità è complicità. Boicotta Israele”. Gli attivisti sono stati allontanati pochi istanti dopo dai commissari di gara, ma la squadra è stata comunque costretta a mettere il piede a terra e la prova sportiva è stata inevitabilmente compromessa dal rallentamento e dalla inevitabile deconcentrazione rispetto allo sforzo fisico profuso. Malgrado ciò, la IPT ha comunque ottenuto un onorevole quattordicesimo posto.
«Oggi non è stata una giornata facile, ma siamo orgogliosi dei nostri ragazzi», ha comunicato il team a fine tappa. Emettendo contestualmente un comunicato in cui la squadra dichiara di «rispettare la libertà di ciascuno di esprimersi, che include la possibilità di protestare in modo pacifico». Sulle strade della Vuelta è però successo qualcosa di molto diverso. «Azioni pericolose», le definisce il team, perché hanno rischiato di compromettere l’incolumità «degli atleti e del personale di gara» oltre a quella «dei contestatori stessi». La IPT informa a tal proposito che «continuerà a lavorare assieme agli organizzatori della corsa e alle autorità per tutelare la nostra sicurezza alla Vuelta e in tutte le gare, affinché nessuna protesta abbia un impatto sulla nostra sicurezza e sulle nostre prestazioni». Dal suo canto il direttore della Vuelta, Javier Guillén, nel definire l’episodio un «atto di violenza», ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia alla polizia perché «non possiamo permettere che si ripeta quanto accaduto». La IPT, ha dichiarato Guillén, «ha partecipato al Tour e al Giro per i suoi meriti e nulla può impedirle di partecipare alla Vuelta».
Chi si è fatto molto male è Chris Froome. Il quattro volte vincitore del Tour de France, in forza alla IPT dal 2021, è stato vittima di un incidente stradale mentre si allenava in Francia. L’atleta è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Tolone, dove gli sono stati riscontrate varie fratture e dove è stato disposto un intervento chirurgico. La sua carriera di professionista, superati da poco i 40 anni, rischia di essere finita.
a.s.