ROMA – Una Summer School per la Memoria consapevole

Docenti, ricercatori e studenti sono i destinatari della prima edizione della Summer School della Fondazione Museo della Shoah di Roma. L’iniziativa è in programma dal 7 al 9 settembre prossimi nella sede della Fondazione alla Casina dei Vallati e ruoterà attorno all’interrogativo: “Di cosa parliamo quando parliamo di Shoah?” affrontando sia temi storici sia gli strumenti per contrastare la distorsione e la banalizzazione della memoria.
I lavori saranno aperti lunedì 7 dagli interventi degli storici Serena Di Nepi su “Antigiudaismo, antisemitismo e antiebrasmo”, Michele Sarfatti sui “caratteri generali” della persecuzione antiebraica in Italia tra il 1938 e il 1945 e Amedeo Osti Guerrazzi, che condurrà un “tour virtuale” al Portico d’Ottavia, nei luoghi del rastrellamento nazifascista avviato all’alba del 16 ottobre del 1943. La seconda giornata della Summer School si focalizzerà sulla Shoah in Germania e in Europa, mentre la terza sui percorsi e gli strumenti per un’educazione critica alla conoscenza della Shoah. Il progetto, al quale parteciperanno docenti di numerosi atenei, è sviluppato in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e la Comunità ebraica romana. Per Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah, si tratta di «un’occasione unica per creare un luogo di incontro tra generazioni e competenze, in cui la storia della Shoah si intreccia con le sfide educative di oggi».