CALCIO – L’israeliano Solomon al Villarreal: sfiderà la Juventus in Champions

Cambia ancora casacca Manor Solomon. Il forte centrocampista israeliano di recente accostato in Serie A alla Roma e al Bologna, sarà protagonista nella Liga spagnola. Ad annunciarle l’ingaggio in prestito, nell’ultimo giorno di calciomercato, sono stati i “sottomarini gialli” del Villarreal.
Nato a Kfar Saba, 26 anni, Solomon è di proprietà del Tottenham Hotspur e nella passata stagione ha militato (sempre in prestito) nel Leeds, contribuendo al suo ritorno in Premier con dieci goal e dodici assist. Solomon «è un abile attaccante destro che gioca come ala sinistra, possiede un eccellente dribbling e la capacità di superare gli avversari nell’uno contro uno», sottolinea in una nota il club iberico, quinto nella scorsa Liga e nei prossimi mesi impegnato in Champions League. Nel dargli il benvenuto, il Villareal ne ha lodato anche la velocità e «il suo fantastico tiro dalla media distanza», affinato nel campionato inglese e in precedenza con gli ucraini dello Shaktar Donetsk, con i quali si è distinto anche nella massima coppa continentale andando due volte in rete contro il Real Madrid. Solomon aveva poi lasciato lo Shaktar e l’Ucraina con l’inizio dell’attacco russo nel marzo del 2022, fuggendo in modo rocambolesco in Polonia.
Solomon si è formato calcisticamente nel Maccabi Petah Tikva e conta anche 44 presenze con la maglia della nazionale, che verosimilmente indosserà di nuovo nei prossimi giorni nella sfida contro l’Italia per la qualificazione ai mondiali del 2026 in Usa, Canada e Messico. Con il Villareal, incontrerà inoltre a ottobre la Juventus in Champions League. Intanto, come riporta Ynet, il suo acquisto ha suscitato la reazione scomposta di alcuni movimenti anti-israeliani attivi in Spagna e al rimorchio di vari tifosi online. Per Ynet, gli atleti israeliani in Europa si trovano ad affrontare «un crescente controllo politico legato alla guerra di Gaza, con proteste, accordi annullati e richieste di boicottaggio». Tale pressione, si legge, «complica trasferimenti e carriere, soprattutto perché agenti e club temono le reazioni negative dei tifosi».