ISRAELE – Commozione nel paese per i funerali di Shtivi, Weiss e Lubliner

Migliaia di persone hanno partecipato in Israele ai funerali di Idan Shtivi e Ilan Weiss, le cui salme sono state recuperate dall’esercito israeliano con un blitz. Entrambi sono stati uccisi dai terroristi il 7 ottobre: il 28enne Shtivi è stato colpito mentre si trovava nell’area del Nova festival, mentre il 56enne Weiss nel kibbutz Be’eri. Sempre nella giornata di lunedì è stato sepolto il 34enne Ariel Lubliner, soldato riservista caduto in combattimento a Gaza, il 900esimo militare morto dai massacri del 7 ottobre e dall’inizio della guerra. «Idan aveva un cuore puro, vedeva sempre gli altri e si prendeva cura degli elementi più deboli della società», ha spiegato la madre Dalit durante la cerimonia funebre, svoltasi nel moshav Kfar Ma’as alla presenza tra gli altri del presidente del parlamento israeliano Amir Ohana e dei familiari degli ostaggi Rom Braslavski, Bar Kupershtein, Itay Chen e Inbar Haiman. «Era pieno di generosità, così sensibile e amorevole. È stato portato via dal mondo nel momento più alto della sua vita. Idani, sei un figlio di Dio… Mi dispiace di non aver potuto vegliare su di te e proteggerti», ha aggiunto tra le lacrime la madre. Prima del funerale Eli Shtivi, il padre di Idan, ha dichiarato: «I civili di Gaza lo hanno assassinato. C’è un video che l’esercito non ha diffuso, l’ho visto solo io». Nel suo intervento, rivolgendosi ai funzionari della difesa presenti, ha poi affermato: «Trovate quei mostri che sono a solo un’ora da qui. Non devono continuare a vivere. Tutta Hamas deve essere eliminata, proprio come abbiamo eliminato tutti i nazisti». Il rito per Weiss, a differenza di quello per Shtivi, si è svolto a porte chiuse nel suo kibbutz di fronte a Gaza. L’uomo, come ricorda la stampa israeliana, era il vice capo della squadra di sicurezza locale. Il 7 ottobre Hamas ha sequestrato il suo corpo senza vita e rapito la moglie Shiri e la figlia Noga, rilasciate poi durante una tregua. Il soldato Lubliner, nato in Brasile, emigrato in Israele 10 anni fa, è stato sepolto nella cittadina di Kiryat Bialik. La moglie Barbara ha partecipato alla cerimonia con in braccio Lior, il loro figlioletto di nove mesi. Il bambino ha poi iniziato a gattonare, davanti ai militari in piedi per l’ultimo saluto al loro commilitone.