CICLISMO – Alla Vuelta la protesta propal fa cadere un corridore italiano

«La situazione sta un po’ degenerando, fateci fare il nostro lavoro».
È lo sfogo raccolto dal sito Tuttobiciweb e chi parla è il 32enne Simone Petilli, un corridore italiano forza dal 2021 al team Intermarché-Wanty. Martedì pomeriggio, nel corso della decima tappa della Vuelta, durante l’attraversamento di un paesino, alcuni attivisti propal che protestavano contro la presenza in corsa della Israel Premier Tech hanno fatto irruzione in mezzo alla strada. Petilli è finito a terra, lamentando alcune contusioni alle costole. «Non sto benissimo», ha poi ammesso.
L’ennesima, sconsiderata iniziativa propal sulle strade della corsa a tappe spagnola ha provocato apprensione nel gruppo, in primis tra i ciclisti. Mercoledì mattina si è tenuta una riunione poco prima della partenza dell’undicesima frazione e, secondo quanto riportano alcune testate, qualcuno nel gruppo avrebbe sollevato perplessità sul fatto che il team israeliano prosegua il suo impegno sportivo. La corsa è iniziata oggi con qualche minuto di ritardo ed è stata interrotta per qualche istante, poche centinaia di metri dopo il via, per la presenza ancora una volta di dimostranti in strada.
«Profonda inquietudine e ferma condanna per le azioni che stanno mettendo in pericolo i corridori» sono state espresse in una nota dall’associazione mondiale dei ciclisti professionisti. «Non tollereremo più le azioni irresponsabili e pericolose di una minoranza che mette a repentaglio la vita di coloro che noi rappresentiamo».

a.s.