ISRAELE – A 700 giorni dal 7 ottobre, Hamas diffonde nuovo video ostaggi

Settecento giorni dal 7 ottobre, settecento giorni da incubo per le famiglie degli ostaggi. A poche ore dallo Shabbat, il forum dei familiari ha rivolto un nuovo appello al paese a scendere in piazza nelle manifestazioni in programma al sabato sera per «trasmettere un messaggio chiaro e unitario» ai decisori politici.
Secondo il forum, Israele si troverebbe «a un bivio fatale: la completa perdita di direzione o la vittoria e la restaurazione, in equilibrio su un’unica coraggiosa decisione». E in questo senso le operazioni militari a Gaza City in svolgimento rappresenterebbero «una minaccia reale per gli ostaggi, sia vivi che deceduti».
Venerdì mattina Hamas ha diffuso un nuovo video relativo a Guy Gilboa-Dalal e Alon Ohel, con l’evidente intento di esercitare pressione su Israele. «Il segnale di vita reso pubblico questa mattina è un altro doloroso promemoria che Israele deve riprendere i negoziati per riportare indietro i prigionieri e cercare di concludere un accordo», ha dichiarato il leader dell’opposizione Yair Lapid. Diversa la conseguenza tratta da Itamar Ben Gvir, il ministro della Sicurezza Nazionale, secondo il quale «il terrore psicologico di Hamas ha lo scopo di farci fermare l’operazione a Gaza», ma ciò non dovrebbe far desistere Israele da «occupazione, repressione totale, incoraggiamento di una migrazione di massa: solo così vinceremo, e solo così riporteremo gli ostaggi in sicurezza».