GERMANIA – Addio a Ruth Weiss, un secolo di impegno contro l’odio

Alle soglie dell’adolescenza, sfuggì alla persecuzione nazista nella natia Germania. Nell’età adulta lottò con il coraggio della sua testimonianza intellettuale contro il regime dell’apartheid in Sudafrica, il paese che aveva accolto la sua famiglia in fuga da Hitler nel 1936. Per questo motivo fu dichiarata persona “non grata”. «Il caso mi ha portato da vicino Norimberga a Johannesburg, per sfuggire alla Shoah e barcamenarmi nella vita in esilio. Questa è l’unica costante della mia vita: sono un’eterna outsider», scriveva di sé Ruth Weiss, nata Ruth Loewenthal, giornalista e testimone degli orrori e delle ingiustizie del “secolo breve”.
Weiss era nata nel 1924 Fürth, la stessa città del futuro segretario di stato americano Henry Kissinger (che era un compagno di classe di sua sorella). Nella sua lunga vita, conclusasi nelle scorse ore all’età di 101 anni, ha collaborato tra gli altri con The Guardian, BBC e Reuters. In Sudafrica incontrò Nelson Mandela e fu amica stretta della scrittrice Nadine Gordimer, una delle voci più eminenti della comunità ebraica sudafricana, anche lei coinvolta nella denuncia delle politiche segregazioniste e razziste di Pretoria. Nel 2005, Weiss è stata inserita dalla Svizzera in una lista di mille donne meritevoli del Premio Nobel per la Pace, mentre la Germania l’ha insignita nel 2014 della Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale. Weiss era inoltre presidente onoraria del PEN-Center per gli autori di lingua tedesca all’estero. «Ha svolto una missione educativa perpetua per tutti noi: non dividere il mondo in “noi e voi”, ma difendere il “noi dell’umanità”», ha dichiarato il ministro tedesco per la Cultura e i Media, Wolfram Weimer. «Che la sua eredità internazionale possa essere portata avanti anche dalle generazioni future, nella consapevolezza che ogni parola di testimonianza è un ponte verso l’umanità». Weiss tornò per la prima volta nella sua città di origine nel 1975 e ha poi vissuto a Colonia e Danimarca, dove è morta.