ISRAELE – Attentato a Gerusalemme, sei morti e sei feriti gravi

Sei persone sono state uccise questa mattina in un attentato terroristico all’incrocio di Ramot, a Gerusalemme. Tra le vittime figurano tre uomini sulla trentina e uno sulla cinquantina, secondo quanto riportano i media locali. Almeno dieci persone sono rimaste ferite, sei delle quali in gravi condizioni. I due terroristi, che hanno aperto il fuoco contro un autobus della linea 62 fermo nel traffico, sono stati eliminati sul posto, grazie all’intervento di un soldato e un civile presente sulla scena.
L’attacco è avvenuto poco dopo le 10:00, in una delle aree più trafficate della capitale. La prima chiamata al numero di emergenza 101 del Magen David Adom è arrivata alle 10:13, segnalando spari e persone a terra. «Abbiamo trovato persone prive di sensi sulla carreggiata e sul marciapiede vicino alla fermata dell’autobus. C’era molta distruzione, molti detriti, vetri in frantumi e un grande caos», ha raccontato all’emittente Kan il paramedico Nadav Taib, tra i primi ad arrivare sul luogo.
Anche il suo collega, Shlomi Levy, ha descritto la scena come molto difficile: «Ho immediatamente iniziato a prestare soccorso medico a una donna di circa 70 anni con ferite profonde alla parte superiore del corpo. È stata trasportata in ospedale in condizioni critiche. Poi ho soccorso a una donna di circa 40 anni. Era cosciente e anche lei aveva riportato ferite da arma da fuoco, è stata trasportata in ospedale in condizioni stabili». I feriti sono stati evacuati agli ospedali Shaare Zedek e Hadassah di Gerusalemme.
Le forze di sicurezza hanno immediatamente isolato l’area e dispiegato rinforzi. «Sono in corso valutazioni congiunte con la polizia israeliana per determinare i dettagli e l’identità dei terroristi», ha dichiarato un portavoce della polizia a Kan. Secondo le prime informazioni, i due attentatori erano palestinesi residenti in villaggi a nord-ovest di Gerusalemme, e non disponevano di permessi di soggiorno in Israele. Una delle armi utilizzate era il cosiddetto “fucile Carlo”, un’arma automatica artigianale, poco precisa ma economica e letale, ampiamente diffusa tra i terroristi palestinesi in Cisgiordania.
L’attacco si inserisce in un clima di crescente tensione, ma l’ultimo attentato simile a Gerusalemme risale a quasi due anni fa, quando tre persone furono uccise da terroristi palestinesi a una fermata degli autobus nel quartiere di Givat Shaul.
Le autorità israeliane hanno innalzato il livello di allerta e invitato la popolazione a mantenere la massima vigilanza, segnalando immediatamente qualsiasi comportamento sospetto.