ISRAELE – Dal pasticcere alla colonna del Bnei Akiva, le vittime dell’attacco a Gerusalemme

Sei nomi, sei storie interrotte all’improvviso. Yaakov Pinto, Yosef David, Levi Yitzhak Pesh, Mordechai Steinzeg, Israel Metzner e Sarah Mendelsohn: sono loro le vittime dell’attentato terroristico che questa mattina ha sconvolto Gerusalemme, quando due terroristi palestinesi, poi eliminati, hanno aperto il fuoco contro i passeggeri di un autobus all’incrocio di Ramot.
«Questo attacco scioccante ci ricorda ancora una volta che stiamo combattendo il male assoluto. Il mondo deve capire cosa stiamo affrontando e che il terrorismo non ci sconfiggerà mai», ha commentato il presidente d’Israele Isaac Herzog. «Il mio cuore», ha aggiunto, «va alle famiglie in lutto e prego per la completa e rapida guarigione dei feriti». Almeno sei persone restano ricoverate in gravi condizioni.
Tra le vittime c’è Yaakov Pinto, 25 anni, che aveva lasciato la Spagna per costruirsi un futuro in Israele. Si era sposato solo due mesi fa con la moglie Osnat e studiava in una yeshiva a Lod. «Il suo futuro è stato brutalmente interrotto», hanno commentato gli amici di Ramot, quartiere di Gerusalemme. Qui viveva anche rav Yosef David, 43 anni. Ogni mattina David si recava al kollel (centro di studio) con i suoi libri: è stato colpito a morte proprio mentre li teneva in braccio. I suoi cari, intervistati da Kan, lo ricordano come un uomo di fede, legato alla sua sinagoga Mishkan Shraga e profondamente devoto alla famiglia.
Accanto a lui, un altro rabbino: Levi Yitzhak Pesh, 57 anni, residente a Tel Zion. Lavorava come addetto alla manutenzione nella yeshiva Kol Torah. Qui era noto per la sua generosità e disponibilità verso gli altri. «Un uomo che compiva molti atti di gentilezza», lo hanno ricordato i responsabili dell’istituto.
La vittima più anziana è Mordechai Steinzeg, 79 anni, conosciuto da tutti come dottor Mark. Medico cardiologo di formazione, era diventato celebre come fondatore della pasticceria “Doctor Mark’s Pastry” a Beit Shemesh, pioniera dei pani integrali e salutari. Immigrato dagli Stati Uniti negli anni Novanta, era una figura di riferimento per chi lo conosceva.
«Uno studente serio e riservato, immerso nella vita spirituale», è la descrizione al sito Haredi 10 degli amici di Israel Metzner, 31 anni, figlio di un rabbino di Bnei Brak. Cresciuto in un ambiente religioso, aveva sposato la figlia del Gaon Rabbi Chaim Greinman e studiava al Kollel della Yeshiva di Pressburg a Givat Shaul.
Era invece conosciuta da tutti come “Sarita”, Sarah Mendelsohn, 60 anni. Era una delle colonne del movimento giovanile Bnei Akiva, dove per decenni aveva diretto i rapporti con le autorità. Questa mattina stava andando al lavoro nella sede nazionale del movimento a Gerusalemme. «Il movimento piange e abbraccia la famiglia in questo momento difficile», si legge nella nota diffusa da Bnei Akiva.
Accanto alle sei vite spezzate, restano ancora sette persone ricoverate in condizioni gravi. Tra loro c’è Osnat Guetta, colpita all’addome e operata d’urgenza allo Shaare Zedek. Suo figlio, Yaakov Yisrael, ha raccontato: «Quando l’ho saputo, mi si è fermato il cuore. Ramot Junction è a sole due fermate da casa nostra. Il medico dice che si riprenderà rapidamente, se Dio vuole». E ha aggiunto un appello: «Chiedo a tutti di pregare per lei e per gli altri feriti».