TORINO – Solo applausi per le coreografie di Sharon Eyal

Un’ovazione prolungata, emozione palpabile in sala e un senso di bellezza condivisa: così si è aperta, il 5 settembre al Teatro Carignano di Torino, l’edizione 2025 di Torino Danza Festival, con Delay the Sadness – Ritardare la Tristezza, nuova creazione della coreografa israeliana Sharon Eyal, presentata in prima mondiale davanti a un pubblico numeroso e coinvolto.
Un’accoglienza straordinaria, che ha premiato il lavoro della Compagnia S-E-D Sharon Eyal Dance, fondata da Eyal insieme all’israeliano Gai Behar e oggi con sede in Francia. In un momento storico in cui non mancano prese di posizione pregiudiziali verso tutto ciò che proviene da Israele, la risposta calorosa del pubblico torinese ha il sapore di un segnale potente: l’arte sa ancora parlare con voce propria, oltre ogni confine politico o ideologico.
Delay the Sadness è un’opera intensa, che invita alla riflessione interiore. Con un linguaggio coreografico unico, ma rigoroso e fluido, Eyal costruisce una narrazione emotiva che attraversa corpi e silenzi, forza e vulnerabilità. La colonna sonora originale, firmata dal giovane musicista israeliano Josef Laimon, accompagna la danza in un viaggio ipnotico e profondamente umano, segnato delicatamente dal sangue della tragedia, nelle striature sui corpetti degli otto danzatori. Il titolo stesso, “Ritardare la tristezza”, richiama il fragile equilibrio con cui conviviamo ogni giorno, specie dopo il 7 ottobre, con le nostre emozioni.
Dopo le repliche italiane del 6 e 7 settembre, lo spettacolo sarà presentato alla Ruhrtriennale in Germania, altro partner di coproduzione, il 12 settembre.
TorinoDanza, diretto da Anna Cremonini e realizzato dal Teatro Stabile di Torino, si conferma ancora una volta palcoscenico di eccellenza per la danza contemporanea internazionale. E l’abbraccio di Torino a Sharon Eyal e alla sua Compagnia ci ricorda che, quando l’arte è autentica, il pubblico sa riconoscerla, senza confini.