GAZA – Sono 904 i militari israeliani caduti dall’inizio delle ostilità

Nelle prime ore di lunedì mattina, un commando di Hamas ha preso d’assalto una postazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) alla periferia di Gaza City. Approfittando della scarsa visibilità, i terroristi si sono avvicinati a un carro armato del 52° battaglione della 401ª brigata corazzata e hanno aperto il fuoco sul comandante, che aveva la testa fuori dal portello. Poi hanno lanciato un ordigno esplosivo all’interno del mezzo blindato: l’esplosione ha ucciso i quattro soldati a bordo.
Le vittime sono il tenente Matan Abramovitz, 21 anni, di Ganei Tikva; il sergente maggiore Uri Lamed, 20 anni, di Tel Mond; il sergente Amit Arye Regev, 19 anni, di Modi’in; e il sergente Gadi Cotal, 20 anni, del kibbutz Afikim. Tutti appartenevano allo stesso battaglione, schierato in queste settimane nel settore settentrionale della Striscia, a ridosso del quartiere di Sheikh Radwan.
Un quinto soldato, della brigata Nahal, è rimasto ferito a una gamba durante lo scontro a fuoco successivo: altri militari hanno reagito, colpendo almeno due dei terroristi in fuga, riportano i media locali.
L’attacco arriva mentre l’esercito israeliano stringe il cerchio attorno a Gaza City nell’ambito dell’operazione “Carri di Gedeone II”, manovra su larga scala preparata da settimane e diretta a colpire l’ultima roccaforte di Hamas.
Secondo Yoav Zitun, analista militare di Yedioth Ahronoth, l’incidente di Gaza City è il segnale delle difficoltà che attendono le Idf: «Quello che abbiamo visto negli ultimi due o tre giorni è una sorta di microcosmo di ciò che vedremo nei prossimi mesi dei Carri di Gedeone. Giorno dopo giorno, tentativi di infiltrazione, ordigni esplosivi improvvisati, attacchi mirati ai mezzi corazzati: è la tattica di guerriglia che Hamas ha preparato e che l’esercito dovrà affrontare sul terreno».
Zitun sottolinea come, nonostante la perdita di quattro uomini, l’azione dei terroristi non sia riuscita a sfondare la linea difensiva israeliana: «In altre parole, anche se i caduti sono stati quattro, questo è stato un evento che avrebbe potuto avere esiti molto più gravi».
L’uccisione di Abramovitz, Lamed, Regev e Cotal porta a 904 il numero dei soldati israeliani uccisi dall’inizio dell’offensiva terrestre a Gaza in risposta alle stragi del 7 ottobre 2023.
In queste ore l’esercito ha diffuso un nuovo appello alla popolazione civile di Gaza City: attraverso volantini e messaggi, le Idf hanno chiesto agli abitanti dei quartieri centrali di evacuare immediatamente in vista di un’offensiva di terra.