UE – Von der Leyen annuncia sanzioni, scontro con Gerusalemme

Si scalda di nuovo il clima tra Bruxelles e Gerusalemme dopo che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l’intenzione di sospendere «il nostro sostegno bilaterale» a Israele, promuovendo sanzioni «contro i ministri estremisti e i coloni violenti», oltre a una sospensione parziale «dell’accordo di Associazione sulle questioni commerciali». La numero uno della Commissione ha poi spiegato di non voler «intaccare il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem» e sostenuto che «a lungo termine l’unico piano di pace realistico è basato su due Stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, con un Israele sicuro, un’autorità palestinese vitale e la piaga di Hamas rimossa».
Parole bollate come «deplorevoli» dal ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. In un intervento su X, Sa’ar scrive che le considerazioni di von der Leyen sono «viziate dalla falsa propaganda di Hamas e dei suoi partner». A detta del ministro «ancora una volta l’Europa trasmette un messaggio sbagliato, che rafforza Hamas e l’asse radicale in Medio Oriente» mentre Israele «sta combattendo una guerra per l’esistenza contro nemici estremisti che lavorano per eliminarlo». Per Sa’ar l’Europa deve schierarsi al fianco di Israele in modo netto, anche riconoscendo gli sforzi di Gerusalemme «per sostenere gli sforzi umanitari a Gaza». Sforzi che Sa’ar definisce «significativi» e «condotti in condizioni complesse per quasi due anni». Quante possibilità ci sono che la sospensione parziale dell’accordo di associazione vada in porto? Poche, scrive tra gli altri il Times of Israel, sottolineando la necessità di una maggioranza qualificata che «si raggiunge con il sostegno di 15 membri su 27, che rappresentano il 65% della popolazione della Ue: una soglia difficile da raggiungere in un momento in cui le capitali europee continuano ad avere opinioni divergenti su Israele e Gaza».