GECE – Porte aperte al confronto, l’impegno dell’Italia ebraica

Porte aperte in tutta Italia per la Giornata europea della cultura ebraica (Gece).
«Il dialogo non è sempre facile, soprattutto in momenti come questo in cui in molti luoghi del mondo, tra cui quelli che ci stanno particolarmente a cuore, sembrano prevalere l’odio, la violenza, la mancanza di empatia di fronte alle sofferenze degli altri, l’incapacità di immaginare soluzioni che portino a un futuro di pace», ha riscontrato a Torino la vicepresidente della Comunità ebraica Anna Segre, intervenuta in piazzetta Primo Levi, davanti alla sinagoga. «La giusta e importante denuncia per la tragica situazione di Gaza non può far dimenticare o, peggio, legittimare il massacro del 7 ottobre 2023», ha aggiunto Segre, denunciando «un clima fatto di posizioni estreme, in cui si fa fatica a confrontarsi anche tra parenti, amici, colleghi, talvolta anche all’interno stesso del mondo ebraico». Nel capoluogo piemontese, la Giornata si è aperta con le visite guidate alle sinagoghe torinesi e alla mostra permanente allestita in quegli spazi. «Abbiamo partecipato e partecipiamo con convinzione a ogni iniziativa possibile di confronto e di dialogo», ha proseguito Segre. «Per questo siamo qui oggi, come ogni anno, ad aprire le porte della nostra Comunità e delle nostre sinagoghe a tutti coloro che vorranno entrare, a tutti coloro che vorranno conoscerci meglio».


A Venezia il primo incontro della Gece è stato sul Talmud, con relatori il rabbino capo della città Alberto Sermoneta e lo studioso Giulio Busi. Aprendo la Giornata in laguna, il presidente della Comunità ebraica Dario Calimani ha spiegato che «con i tempi che corrono, ci vuole coraggio a partecipare» a iniziative come la Gece. «Ma è comunque importante prendere parte ad attività culturali» che costruiscono incontro.

A Casale Monferrato, la Giornata si è aperta con l’inaugurazione della mostra “Il gioco degli occhi – scopertine tipografiche” dell’artista e designer Stefano Tonti. Erano tra gli altri presenti la presidente della Comunità ebraica monferrina Daria Carmi, il sindaco della città Emanuele Sacra e Annie Sacerdoti in rappresentanza della European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture and Heritage. La mostra indaga «con mezzi volutamente minimali e spirito giocoso» le potenzialità espressive dei caratteri alfabetici di titoli letterari più o meno noti. La Giornata a Casale è proseguita con la conferenza “La Bibbia rivissuta, libri e scritti ebraici a Casale Monferrato” con lo storico Davide Mano.