CINEMA – Il film “The Sea” fra l’ostilità del governo e quella dell’Academy

Khaled, un dodicenne palestinese residente in Cisgiordania, sogna di vedere il mare e per questo entra in territorio israeliano senza un permesso valido. Rischiando l’arresto e la perdita del posto di lavoro, suo padre Ribhi si mette sulle tracce del figlio. Riuscirà a rintracciarlo prima che accadano circostanze spiacevoli?
È la trama del film “The Sea” del regista israeliano Shai Carmeli-Pollak, presentato a luglio al Jerusalem Film Festival e vincitore nelle scorse ore del premio Ophir, il più prestigioso riconoscimento cinematografico del paese. Vittoria dalla quale è scaturita come automatismo la candidatura ai premi Oscar del 2026, dove “The Sea” rappresenterà Israele nella categoria come miglior film internazionale.
«Questo film nasce dall’amore per l’umanità e per il cinema e il suo messaggio è uno solo: il diritto di ogni bambino a vivere e sognare in pace, senza assedio, senza paura e senza guerra», ha dichiarato il produttore Bahr Agbariya nel ricevere il riconoscimento, assegnato dall’Accademia israeliana del cinema e della televisione. Miki Zohar, il ministro israeliano della Cultura, non ha gradito. Non solo ha definito «imbarazzante» la serata, ma ha anche annunciato la sospensione dei fondi governativi indirizzati agli Ophir affinché gli israeliani «non paghino di tasca propria» per una cerimonia «che sputa in faccia ai nostri eroici soldati».
La nomination del film arriva in un momento di crescenti inviti al boicottaggio nei confronti di istituzioni cinematografiche israeliane da parte di esponenti del mondo dello spettacolo, come gli oltre 4mila firmatari di un documento sottoscritto tra gli altri da star come Javier Bardem, Joaquin Phoenix e Cynthia Nixon.
Per Assaf Amir, il presidente dell’Accademia israeliana del cinema e della televisione, «di fronte agli attacchi del governo israeliano al cinema e alla cultura israeliana e agli appelli di alcune parti della comunità cinematografica internazionale a boicottarci, la selezione di The Sea è una risposta potente e risonante».