CALCIO – La curva propal lo insulta, l’israeliano Solomon segna il goal della vittoria

Il Ramón Sánchez-Pizjuán di Siviglia è uno degli stadi più “caldi” della Liga. Nell’ultimo turno del campionato di calcio spagnolo l’accoglienza riservata dalla tifoseria locale all’ingresso in campo dell’israeliano Manor Solomon, in forza agli avversari del Villareal, è andata però oltre il “normale” clima rovente di un evento sportivo. Fischi e insulti scomposti, slogan contro Israele in un tripudio di bandiere palestinesi, hanno “salutato” l’apparizione sul fazzoletto verde del 26enne Solomon, subentrato sul finale di gara dalla panchina. Solomon ha “incassato” senza reagire e pochi istanti dopo ha “risposto” al benvenuto dei supporter del Siviglia con un un colpo preciso sottoporta che ha regalato al Villareal la vittoria in extremis, in trasferta, con il risultato di 2 a 1. Tutti i compagni sono corsi ad abbracciarlo. «Una notte indimenticabile. Shanà Tovà a tutti», ha esultato il calciatore su Instagram, festeggiando il nuovo anno ebraico e una notte di calcio per lui “dolce come il miele”. Si annuncia in ogni caso una stagione non semplice per Solomon, in un paese in cui l’attivismo propal ha già dato prova di volere (e potere) condizionare persino lo sport.
Clima teso anche sugli spalti del Toumba Stadium di Salonicco, dove il Paok ha ospitato il Maccabi Tel Aviv nel primo turno di Europa League. Nella curva del Paok sono apparsi due striscioni, uno con la scritta “Stop al genocidio”, l’altro con il messaggio “Cartellino rosso per Israele” allineato alla campagna cara al movimento Bds che chiede l’esclusione della nazionale e delle squadre di club israeliane dalle competizioni internazionali. La stessa richiesta è arrivata nelle scorse ore da alcuni “esperti” nominati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, tra cui l’italiana Francesca Albanese. Da giorni si parla di pressioni esercitate in tal senso dal Qatar, che vorrebbe così vendicarsi per il raid israeliano contro la leadership di Hamas a Doha. Se si andasse al voto in sede Uefa, l’esclusione viene data per scontata. E così salterebbe il prossimo incontro tra Italia e Israele del 14 ottobre a Udine. Miki Zohar, il ministro israeliano dello Sport, ha dichiarato alla stampa locale di «essere al lavoro con il premier Benjamin Netanyahu per impedire questa mossa». Paok vs Maccabi, per la cronaca, è finita 0 a 0.

Adam Smulevich