ROMA – Emanuele Fiano mette in guardia da antisionismo a sinistra

«La sinistra nasce per difendere il diritto di ogni popolo alla propria autodeterminazione». Tale principio è stato però negato in molte piazze della protesta contro Israele, ha denunciato l’ex parlamentare Emanuele Fiano intervenendo in qualità di presidente dell’associazione Sinistra per Israele – Due Popoli Due Stati a un evento su “L’Europa davanti ai conflitti e all’antisemitismo” giovedì pomeriggio nella sede della rappresentanza del Parlamento europeo a Roma.
Per Fiano, «passare dalla legittima critica politica alla negazione del diritto di un popolo è il nesso tra antisemitismo e antisionismo» e questo «vorrei che la sinistra lo vedesse, perché serve una battaglia contro le semplificazioni». Fiano non ha nascosto la propria amarezza di ebreo militante a sinistra «che si sente tra l’incudine e il martello» davanti a una guerra tragica «che non è un derby, ma riguarda la sorte di milioni di persone in Medio Oriente e anche qui».
Fiano ha dialogato sul tema con Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo con delega sull’antisemitismo e il Giorno della Memoria. L’incontro è stato moderato dalla giornalista del TG La7 Flavia Fratello e si è aperto con una introduzione di Aurelio Mancuso, coordinatore della sezione romana di Sinistra per Israele. Per Picierno, che ha usato parole molto dure nei confronti del governo israeliano, definendolo «criminale» e lesivo «dello stato di diritto», negli ultimi due anni il dibattito pubblico «non ha più trovato la capacità di risposte adeguate a una serie di elementi inediti» come tra gli altri «la ferocia tribale del 7 ottobre, senza paragoni nel passato; l’incapacità di Israele di difendere i propri cittadini; l’isolamento di Hamas nel mondo islamico». Secondo Picierno, esponente dell’ala riformista del Pd, «alle prossime elezioni ci giochiamo il futuro democratico di Israele, perché la democrazia israeliana è ora perduta ma non persa».
«Perché Hamas non restituisce gli ostaggi? C’è un cinismo devastante nell’uso dei palestinesi come scudi umani e come arma di ricatto», ha osservato Fiano a proposito di Gaza. Per quanto riguarda i riflessi del conflitto in Italia, il presidente di Sinistra per Israele ha evocato il «tema delicatissimo» dei giovani delle seconde e terze generazioni protagonisti anche del caos degli scorsi giorni che «non sanno niente del Medio Oriente e della storia del Novecento: sanno solo che l’ebreo è il nemico». Riguardo agli ostaggi, Picierno ha concordato sulle “mancanze” in tal senso di molte piazze e ancora prima sulla «negazione collettiva di fronte alle violenze compiute il 7 ottobre: l’elenco di responsabilità a sinistra è importante e io non lo nego». Come Fiano anche la vicepresidente del Parlamento Ue si è più volta soffermata sull’antisemitismo, dichiarandosi «scandalizzata» per lo scivolamento progressivo verso parole e comportamenti «inaccettabili».

a.s.