FERRARA – Beni culturali ebraici, al lavoro sul 2026

La mostra “Viaggio in Italia – Alla scoperta del patrimonio culturale ebraico italiano” è realizzata in collaborazione con la Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia (Fbcei). È la fondazione infatti a custodire una delle due raccolte fotografiche degli anni Trenta e Quaranta del Novecento utilizzate nell’allestimento: il Fondo della Federazione delle Associazioni Culturali Ebraiche (Face), conservato a Roma presso la Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi”. Si tratta di una prima fase di studio e di esposizione di un patrimonio «finora pressoché sconosciuto ai più e, al tempo stesso, un invito a riflettere sulla realtà delle comunità ebraiche del nostro paese nel secolo scorso», ha spiegato nel corso dell’inaugurazione Dario Disegni, il presidente della Fbcei.
Con l’occasione della mostra, Disegni ha convocato a Ferrara il cda della Fbcei con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo e delle linee programmatiche per il 2026. Un anno che sarà caratterizzato da «un consistente impegno nella prosecuzione dei molteplici progetti» in corso d’opera e dal lancio «di nuove iniziative di particolare interesse», ha affermato in apertura di seduta. Tra i progetti già avviati per i quali è stato approvato uno stanziamento ci sono la valorizzazione della Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano, il rafforzamento del portale www.visitjewishitaly.it, il restauro del cimitero di Valdirose a Nova Gorica, l’organizzazione di mostre, eventi, e convegni, la stampa di pubblicazioni e la prosecuzione di un progetto dedicato alla ricognizione e alla valorizzazione delle fonti musicali liturgiche ebraiche su incarico dell’Ucei.
«Produrre e diffondere cultura è fondamentale, soprattutto in tempi di risorgente antisemitismo», sottolinea Disegni, che a Pagine Ebraiche annuncia l’intenzione di organizzare a giugno a Roma un convegno attorno al fondo Face. Nel corso della riunione è stata inoltre delineata un’iniziativa da svolgere a Mantova insieme alla Biblioteca Teresiana con al centro il Codice Norsa, manoscritto miniato della Guida dei perplessi di Maimonide, già esposto al Meis alcuni anni fa nella mostra “Il rinascimento parla ebraico”. Disegni ha inoltre annunciato che sono stati pubblicati gli atti del convegno “Am haSefer – Il popolo del libro. Lettori e bibliofili nell’Italia ebraica tra il XVII e il XX secolo”, organizzato nel 2023. «Lo presenteremo in varie sedi».
Adam Smulevich