ISRAELE – Netanyahu: Ostaggi presto a casa, stiamo cambiando il volto del Medio Oriente

Un soldato delle Idf ucciso da un cecchino a Gaza City

«Stiamo stringendo Hamas da ogni lato in vista delle prossime fasi del piano. Se il disarmo sarà raggiunto in modo pacifico, tanto meglio. In caso contrario, verrà raggiunto con la forza».
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, intervenendo nel corso di un punto stampa convocato per fare il punto sull’applicazione dei primi passaggi dell’iniziativa di pace presentata da Donald Trump. Le forze israeliane hanno completato il ritiro nella misura concordata, il cessate il fuoco è in vigore dalle 11 di venerdì e a questo punto è scattato il countdown di 72 ore per la restituzione degli ostaggi prigionieri di Hamas da oltre due anni.
«Tutti torneranno a casa nei prossimi giorni», ha assicurato Netanyahu, sostenendo che «non dice la verità chi afferma che l’accordo per gli ostaggi è stato sempre sul tavolo» e sottolineando come la svolta sia arrivata solo dopo che i terroristi hanno sentito «la spada puntata alla gola» per effetto «dell’isolamento senza precedenti» prodotto dal piano Trump. Per il primo ministro di Gerusalemme, le vittorie conquistate da Israele contro i suoi nemici «stanno cambiando il volto del Medio Oriente» e l’obiettivo è allargare «il cerchio della pace intorno a noi», evocando una possibile estensione degli Accordi di Abramo. Dal suo canto il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha detto in una una intervista con un media saudita che «non daremo a Israele alcuna scusa» per rientrare in guerra.

Sono ore di attesa e speranza in tutto Israele. Ma anche di lutto, per la morte di un soldato nelle ore precedenti il cessate il fuoco. Michael Mordechai Nachmani, 26 anni, veniva da Dimona. È stato ucciso da un cecchino a Gaza City.