LIBRI – Il nuovo Medioriente, raccontato da Brunori

Migliaia di servizi, collegamenti, interviste. Giovan Battista Brunori, corrispondente responsabile della sede Rai da Gerusalemme, è uno dei giornalisti che raccontano il Medioriente sul campo e la profonda trasformazione in corso dopo i massacri del 7 ottobre, l’inizio del conflitto su più fronti combattuto da Israele contro il terrorismo e ora l’entrata in vigore della tregua a Gaza con il coinvolgimento di vari paesi arabi e islamici.
Il nuovo Medioriente. Il declino della Mezzaluna sciita, il nuovo libro di Brunori, pubblicato con l’editore Salomone Belforte, fotografa la mutazione in corso attraverso l’esperienza concreta di cronista impegnato a consumare le famose suole delle scarpe sul terreno. Prendendosi anche rischi molto grandi, come quando l’8 ottobre di due anni fa, 24 ore dopo l’assalto alle comunità vicine a Gaza, la sua troupe si ritrovò in mezzo a uno scontro a fuoco tra i terroristi e le forze di sicurezza israeliane nel moshav Netiv HaAsara. Brunori, che è stato il primo giornalista italiano a far conoscere gli stupri compiuti da Hamas, inizia il suo racconto dalla Guerra dei Dodici giorni scatenata lo scorso giugno contro il regime fondamentalista dell’Iran per arginare la minaccia nucleare. È un momento chiave per comprendere il nuovo Medioriente che sta nascendo, un Medioriente «in cui cambia la postura di Israele verso i paesi della regione», mentre parallelamente subisce un duro colpo «l’ambizioso progetto iraniano della Mezzaluna sciita» incentrato sul progetto di cancellare lo Stato ebraico dalla mappa delle nazioni del mondo.

Con Brunori entriamo dentro un tunnel di Hezbollah, riviviamo il dramma del 7 ottobre, quello dei rapiti, le proteste di piazza, ma anche le tensioni innescate in Cisgiordania dai nuovi progetti di allargamento degli insediamenti. L’autore affronta anche il doloroso tema della “normalizzazione” dell’antisemitismo in molte società occidentali per via della tendenza crescente alla “mostrificazione” di Israele. Uno spazio importante è dedicato anche al futuro degli Accordi di Abramo. Accompagnano testi e riflessioni una carrellata di codici QR per vedere i servizi andati in onda sui canali Rai. Notizie e chiavi di lettura per aiutare il lettore a farsi un’idea più chiara di cosa è avvenuto negli ultimi due anni e della direzione «verso la quale sta andando questa tormentata area del pianeta». Per Brunori, l’unica strada possibile per una stabilizzazione del Medioriente «è quella dell’accettazione piena e leale dello Stato d’Israele, oltre alla rivendicazione del diritto ad uno Stato palestinese e all’educazione alla pace per le giovani generazioni». Tuttavia, aggiunge, gli israeliani «non accetteranno uno Stato palestinese ai suoi confini, almeno fino a che non vedranno che i bambini nelle scuole palestinesi non verranno educati alla convivenza e alla pace invece che all’odio».

a.s.