APPUNTAMENTO – Tra Resistenza e Resa, lunedì al via la terza edizione
Sarà la senatrice a vita Liliana Segre a dare il via alla terza edizione del progetto “Tra Resistenza e Resa: per (Soprav)vivere liberi! Semina la Memoria, Coltiva la Giustizia, Raccogli la Libertà”, promosso dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) di Milano insieme alla Commissione storica dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), con il patrocinio tra gli altri dell’Ucei. Il percorso di formazione rivolto alla scuola sarà presentato lunedì 27 ottobre alle 9.30, alla Sala degli Atti Parlamentari della biblioteca del Senato in piazza della Minerva a Roma. Qua è in programma il convegno “Semina la Memoria, Coltiva la Giustizia, Raccogli la Libertà”, preludio a un itinerario formativo che coinvolgerà fino a maggio studenti e docenti di quattro istituti delle scuole secondarie superiori di Acireale, Cagliari, Ferrara e Roma (il liceo ebraico) e i giovani delle chiese battiste, coinvolti in sette giornate di studio, workshop e un viaggio di formazione a Berlino.
Lunedì a Roma parlerà anche un’altra sopravvissuta alla Shoah, Edith Bruck, che risponderà ad alcune domande dell’insegnante Deborah D’Auria dopo i saluti formulati tra gli altri dal presidente Ucebi Alessandro Spanu e dalla presidente Ucei Noemi Di Segni. Due gli studiosi stranieri esperti di giustizia riparativa e lotta all’odio chiamati a riflettere, Mehnaz Afridi (Manhattan University) e Bjorn Krondorfer (Northern Arizona University). Con loro si interfaccerà Gadi Luzzatto Voghera, il direttore del Cdec, che terrà le fila delle relazioni. Nel pomeriggio del 27 il convegno proseguirà con una sessione alla Casina dei Vallati, la sede della Fondazione Museo della Shoah nel quartiere ebraico romano, con un workshop al quale si unirà anche la studiosa polacca Magdalena Dziaczkowska. Un ulteriore appuntamento si svolgerà mercoledì 29 ottobre dalle 16.30 in poi, alla facoltà di teologia valdese della capitale, dove il tema esplorato sarà “dialogo interreligioso dopo la Shoah”.
(Nell’immagine: l’intervento di Edith Bruck nella seconda edizione del progetto)