ROMA – Trauma e speranza, ambasciata israeliana presso la Santa Sede ricorda il 7 ottobre
La sfida della resilienza e la prospettiva della speranza hanno caratterizzato la commemorazione dei massacri del 7 ottobre 2023 organizzata dall’ambasciata israeliana presso la Santa Sede. Da Israele sono giunti a Roma due esperti di eventi traumatici: Omer Egozi, responsabile dello sviluppo e dell’attuazione di piani strategici a lungo termine dell’Israel Trauma Coalition, e Ayelet Cohen Vider, psicologa clinica e ipnoterapeuta, che dirige l’Unità di Salute Mentale della Meuhedet Health Foundation e coordina programmi dedicati ai sopravvissuti a esperienze estreme.
«Ora che la guerra è finita, dobbiamo concentrarci sulla pace e sulla riconciliazione con i nostri vicini, con noi stessi e all’interno della società israeliana», ha dichiarato al centro ebraico Il Pitigliani l’ambasciatore israeliano in Vaticano, Yaron Sideman. Il diplomatico ha affermato che «l’accordo che ha riportato in patria tutti gli ostaggi ancora in vita e ha di fatto posto fine alla guerra non sarebbe stato possibile senza la pressione esercitata su Hamas da Israele, senza la leadership e l’impegno del presidente Donald Trump». Secondo Sideman, hanno però contribuito anche le «forti preghiere» e «i gesti di unità» da parte di papa Leone XIV e del suo predecessore Francesco.
a.s.