GAZA – Messinscena di Hamas che simula il ritrovamento di un ostaggio
 
						Il feretro consegnato ieri sera da Hamas a Israele non apparteneva a uno dei tredici ostaggi caduti ancora trattenuti a Gaza. Dentro c’erano alcuni resti di Ofir Tzarfati, 27 anni, rapito e ucciso il 7 ottobre al festival di Nova, il cui corpo era già stato parzialmente recuperato dalle Idf a dicembre 2023 e sepolto in Israele.
La famiglia Tzarfati ha denunciato l’ennesima «manipolazione spregevole» di Hamas. «Questa mattina ci è stato mostrato un video dei resti di nostro figlio trasferiti da un edificio, sepolti e poi consegnati alla Croce Rossa. È un inganno che si ripete, una ferita che non si chiude mai».
Secondo l’esercito, i terroristi di Hamas hanno scavato una fossa nella zona di Shuja’iyah, portato lì i resti da un edificio vicino, coperti di terra e poi inscenato il “recupero” davanti al personale della Croce Rossa. L’intera scena è stata ripresa da un drone della Divisione 252, spiegano da Galei Tzahal, anche se le immagini non sono ancora state diffuse. «Ancora una volta l’inganno è stato inflitto alla nostra famiglia mentre cerchiamo di guarire», hanno aggiunto i genitori di Ofir.
«È la terza volta che siamo costretti ad aprire la tomba di Ofir e a seppellire nuovamente nostro figlio», ha proseguito la famiglia. «Il cerchio avrebbe dovuto chiudersi nel dicembre 2023, ma in realtà non si chiude mai».
Per Gerusalemme è l’ennesima prova che Hamas non rispetta gli accordi per mantenere il cessate il fuoco. I terroristi palestinesi sostengono di non sapere dove siano i resti dei 13 ostaggi ancora nelle loro mani, ma per i vertici della difesa si tratta di una strategia per guadagnare tempo.
Alla luce degli ultimi sviluppi, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente con i vertici della difesa per valutare le prossime mosse. Sul tavolo ci sono l’espansione dell’area sotto controllo delle Idf nella Striscia e la riduzione degli aiuti umanitari a Gaza, opzioni che verranno coordinate con gli Stati Uniti.
(Nell’immagine Richelle Tzarfati, madre di Ofir Tzarfati, interviene a una manifestazione nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv l’11 maggio 2024 – foto di Paulina Patimer / Forum delle famiglie degli ostaggi)