ISRAELE – Itai Ofir nominato nuovo procuratore generale militare
In Israele la giustizia militare cambia volto. Il ministro della Difesa Israel Katz ha nominato l’avvocato Itai Ofir nuovo procuratore generale militare, affidandogli il compito di «ripulire e ricostruire» un sistema travolto dal caso che ha portato all’arresto della procuratrice uscente, la maggior generale Yifat Tomer-Yerushalmi. Quest’ultima è accusata di aver autorizzato la diffusione di filmati provenienti dal centro di detenzione di Sde Teiman, nel Negev, che mostrano presunti abusi compiuti da soldati israeliani su un detenuto palestinese.
Ofir, avvocato con una carriera che unisce diritto e servizio militare, è stato consulente legale del Ministero della Difesa tra il 2017 e il 2024. Formatosi all’Università Bar-Ilan e ad Harvard, ha servito come ufficiale combattente nella brigata Givati e oggi è riservista nella brigata Negev. È noto, tra l’altro, per il parere legale del 2022 che consentì all’allora ministro della Difesa, Benny Gantz, di nominare un nuovo capo di Stato Maggiore anche durante la campagna elettorale: una decisione che aprì la strada all’ascesa di Herzi Halevi, preferito allora da Gantz all’attuale capo di stato maggiore, Eyal Zamir.
Lo stesso Zamir ha commentato positivamente la nomina di Ofir, definendolo il «candidato ideale» a guidare la procura militare. «Ritengo essenziale che la posizione sia ricoperta da un ufficiale combattente con una profonda esperienza giuridica e una conoscenza diretta delle sfide del campo e del diritto», ha dichiarato il capo di stato maggiore, aggiungendo che «rafforzare e stabilizzare la procura è oggi una priorità per la protezione dei soldati delle Idf».
Il procuratore generale militare (in ebraico Ha-Praklit Ha-Tzva’i Ha-Rashi) è la massima autorità legale dell’esercito israeliano. Dirige la procura militare, sovrintende ai processi giudiziari interni e consiglia il comando militare su questioni di diritto operativo e disciplinare. È anche responsabile della tutela giuridica dei soldati e della supervisione delle indagini su presunte violazioni commesse durante il servizio.
Il ministro Katz ha sottolineato la necessità di nominare «un procuratore esterno al sistema, libero da qualsiasi sospetto, capace di ristabilire integrità e fiducia». In una nota, il ministro ha parlato della «responsabilità personale nei confronti delle famiglie dei soldati», ribadendo che la nuova guida della procura dovrà «proteggere l’onore dei combattenti e la sicurezza dello stato di Israele».
All’interno del governo, sostegno alla scelta di Ofir è arrivata dal ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, che ha definito il futuro procuratore «un soldato e ufficiale di riserva con una solida base di valori sionisti e un professionista di prim’ordine». Secondo Smotrich, la nomina rappresenta «l’occasione per correggere un sistema che ha perso credibilità e allinearlo ai valori nazionali».
Non sono mancate, però, le contestazioni. Secondo Canale 12, Yair Netanyahu, figlio del primo ministro, ha espresso una ferma opposizione alla nomina, chiedendo al padre di revocarla. Yair avrebbe definito Ofir parte della «élite legale» israeliana, accusandolo di legami con la Wexner Foundation – considerata vicina alla sinistra – e di rapporti professionali con la procuratrice generale Gali Baharav-Miara, che il governo tenta di rimuovere. Un’ulteriore critica riguarda la moglie di Ofir, anche lei giudice, che si sarebbe espressa contro la riforma giudiziaria. Nonostante l’irritazione iniziale per non essere stato informato in anticipo della decisione, il primo ministro, riferisce ynet, ha poi sostenuto la scelta di Katz, definendola «una nomina eccellente».
Secondo il ministero della Difesa, Ofir sarà formalmente arruolato come avvocato militare per rispettare i requisiti della legge sulla giustizia militare. Sarà promosso direttamente al grado di maggiore generale, un salto di cinque gradi. Un caso eccezionale ma non senza precedenti, sottolinea il sito Arutz 7.
La designazione di Ofir segue l’allontanamento di Tomer-Yerushalmi, che in una lettera di dimissioni ha ammesso di aver autorizzato la diffusione ai media dei filmati di Sde Teiman per «contrastare la propaganda falsa» contro la procura militare, assumendosi la piena responsabilità del gesto. L’ex procuratrice è attualmente agli arresti e indagata per frode, abuso d’ufficio, ostruzione alla giustizia e divulgazione illegale di materiale riservato in relazione alla fuga di quelle immagini.
Oltre all’avvicendamento, tra Ofir e Tomer-Yerushalmi c’è un altro legame: i due hanno lavorato fianco a fianco per anni, quando lui era consulente legale del ministero della Difesa e lei guidava la divisione di consulenza della procura militare. Nel 2021, durante la candidatura di Ofir alla carica di procuratore generale dello Stato, Tomer-Yerushalmi scrisse per lui una lettera di raccomandazione, elogiandone «le eccellenti capacità giuridiche, l’integrità e il senso del dovere pubblico» e ricordando i loro «rapporti di lavoro stretti e costruttivi».