NEW YORK – Mamdani sindaco, l’Adl annuncia marcatura stretta sull’antisemitismo

Lo scenario che alcune istituzioni ebraiche temevano e che tutti i sondaggi pronosticavano si è avverato: Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York. L’elezione del 34enne rappresentante della sinistra radicale, noto per le sue posizioni antisioniste, apre un capitolo inedito nella storia della Grande Mela. Un capitolo in parte reso possibile anche dal voto ebraico, visto che secondo un sondaggio della Cnn circa un terzo degli elettori ebrei newyorkesi (33%) avrebbe votato per lui, mentre il 63% per il suo principale sfidante Andrew Cuomo. «C’erano molti “Ebrei per Zohran” al Brooklyn Paramount, il locale musicale recentemente ristrutturato dove Mamdani e i suoi più grandi sostenitori hanno festeggiato martedì sera la sua vittoria», racconta la Jewish Telegraphic Agency.
Non esulta invece l’Anti-Defamation League, una delle principali ong contro l’odio, che in una nota afferma: «Alla luce dell’inquietante passato del sindaco eletto Mamdani su questioni di profonda preoccupazione per la comunità ebraica, affronteremo i prossimi quattro anni con determinazione». In tema l’Adl chiede che il nuovo sindaco della città con la più grande popolazione ebraica al mondo «si opponga inequivocabilmente all’antisemitismo in tutte le sue forme e sostenga tutti i suoi residenti ebrei, proprio come farebbe con tutti gli altri elettori». Adl ha anche promosso un comunicato congiunto con altre organizzazioni, tra le quali il New York Board of Rabbis e l’American Jewish Committee, in cui si assicura l’impegno da parte delle medesime «per garantire che New York rimanga un luogo in cui la vita ebraica e il sostegno a Israele siano protetti e possano prosperare». Esultano al contrario gruppi progressisti come Jewish Voice for Peace e Jews for Racial and Economic Justice. Carlyn Cowen, co-presidente di quest’ultimo, parla di giornata da incorniciare «per la nostra democrazia» e in una dichiarazione ripresa da Jta definisce «gioia e amore» la campagna di Mamdani. La pensa diversamente il Combat Antisemitism Movement, che si dichiara «al fianco della comunità ebraica di New York e monitorerà attentamente la nuova amministrazione per garantire che le autorità adempiano al loro dovere di proteggere i newyorkesi di ogni estrazione sociale». E mentre il senatore ebreo Bernie Sanders, voce critica di Israele, celebra l’elezione di Mamdani come «uno più grandi sconvolgimenti politici della storia moderna americana», da Israele il ministro della diaspora Amichai Chikli ha invitato gli ebrei di New York a fuggire.

a.s.