MILANO – «Non lasciava mai nessuno indietro», in memoria di Jakov (Bino) Meghnagi z.l.
Bino Meghnagi, scomparso lo scorso 7 novembre, era mio cugino di terzo grado. Lo conoscevo sin da bambino, quand’ero a Tripoli: una figura imponente, coraggiosa, sempre pronta a schierarsi in difesa degli ebrei che venivano — per dire poco — molestati dagli arabi del posto. Era determinato, osservante, profondamente legato ai valori e alle tradizioni della nostra comunità. Una persona che non possiamo e non dobbiamo dimenticare.
Noi tripolini abbiamo il dovere di ricordare uomini come lui: sempre vicini alla comunità, sempre presenti in tutti gli enti e le istituzioni ebraiche di Tripoli, sempre sotto la bandiera d’Israele. Bino non si dimenticava mai di nessuno, neppure di chi era scomparso negli anni. E anche dopo la mia partenza da Tripoli, durante la fuga drammatica degli ebrei locali nel ’67, continuò a prodigarsi senza sosta per aiutare moltissime persone a salvarsi.
Furono giorni terribili, in cui molti ebrei vennero uccisi. Ma grazie alle sue amicizie e ai suoi contatti, Bino riuscì a far partire tantissimi connazionali sui pochissimi voli disponibili da Tripoli. E non aiutava soltanto chi viveva in città: si occupava anche di chi era nei villaggi e nelle zone fuori Tripoli.
Una grande persona, davvero. Una figura che merita di essere ricordata per sempre. Bino incarnava l’essenza più autentica del nostro popolo ebraico, la sua forza morale e la sua capacità di restare unito anche nei momenti più bui. Sia il suo ricordo di benedizione.
Walker Meghnagi