ITALIA-ISRAELE – Rieletto alla presidenza Giuseppe Crimaldi
«Dobbiamo lavorare sui mezzi di comunicazione e sui social, dove già abbiamo un seguito importante. La sfida di ricostruire un’immagine distrutta dalla falsa propaganda è ardua, ma è al tempo stesso un impegno esaltante se svolto con spirito costruttivo e forza di volontà».
Giuseppe Crimaldi, 63 anni, napoletano, è un giornalista. Lavora nella redazione del Mattino, il giornale della sua città. Nel fine settimana il 36esimo Congresso della Federazione delle Associazioni Italia-Israele l’ha rieletto alla presidenza dell’organismo, incarico già svolto tra il 2018 e il 2022. Torna ad assumerlo in queste ore «con grande riconoscenza per il presidente uscente Bruno Gazzo e il suo direttivo, che hanno tenuto la barra dritta negli ultimi difficilissimi anni».
Durante il Congresso, svoltosi a Roma, l’attenzione dei rappresentanti di Italia-Israele è stata dedicata principalmente a due temi. In primis i nuovi assetti del Medio Oriente in trasformazione e poi il racconto mediatico su Israele. Temi intrecciati, sottolinea Crimaldi, esprimendo preoccupazione per chi «ancora oggi, nella società italiana, non sembra essersi accorto dell’esistenza di una pur fragile tregua e rema contro la prospettiva della pace». A monte, afferma Crimaldi, c’è un grande problema di ignoranza su Israele «e noi dobbiamo essere abili ad arrivare ai ragazzi, che molto spesso non conoscono la storia: convegni e manifestazioni non sono sufficienti, bisogna trovare anche nuove strade; anche per questo ho voluto l’ingresso in Consiglio di alcuni giovani, con l’intenzione di favorire un ricambio generazionale».
Il Congresso si è aperto con i saluti della presidente Ucei, Noemi Di Segni, e dell’ambasciatore israeliano Jonathan Peled. «Rinnovo il ringraziamento accorato delle comunità ebraiche per quanto fate con dedizione per Israele», ha dichiarato Di Segni. Per poi aggiungere: «Grazie per chi è qui oggi, anche da parte nostra, per aiutare a capire, ragionare, rafforzare fiducia, coerenza e lucidità». Il diplomatico ha posto l’accento sull’esigenza di «unire le nostre energie e i nostri sforzi per conseguire gli obiettivo comuni: rafforzare e approfondire i rapporti di amicizia tra i nostri due paesi e batterci per cercare di contrastare l’oceano di menzogne e fake news diffuse dagli odiatori di Israele, per riportare al centro del dibattito e dell’informazione la verità dei fatti». Nel corso del Congresso sono stati assegnati due premi, entrambi a giornalisti. Quello della Federazione è andato a Giovan Battista Brunori, il corrispondente Rai da Gerusalemme. Mentre Claudio Velardi, il direttore del Riformista, ha avuto il premio intitolato alla memoria di Lucia Forneron. Scomparsa nel 2018, è stata a lungo presidente di Italia-Israele a Verona.
(Nell’immagine: il nuovo presidente Giuseppe Crimaldi e il presidente uscente Bruno Gazzo)