GERUSALEMME – Parlamentari italiani incontrano gli italkim

Una delegazione di parlamentari italiani ha incontrato a Gerusalemme gli esponenti del Comites e del Consiglio degli ebrei italiani d’Israele (italkim), in un momento di dialogo dedicato ai rapporti tra Italia e Israele e alla crescente preoccupazione per il diffondersi dell’antisemitismo in Europa. All’incontro erano presenti anche l’ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrara, e il console a Gerusalemme, Domenico Bellato.
La visita si è aperta nella sinagoga italiana di Gerusalemme, dove Vito Anav, presidente degli italkim e membro del Comites, ha ripercorso la storia del luogo, ricordandone il ruolo centrale nell’identità degli ebrei italiani di Gerusalemme.
A seguire, il presidente del Comites, Beniamino Lazar, ha ringraziato i parlamentari per la loro attenzione e ha illustrato i dati relativi alla presenza italiana in città e nel Paese.
Facevano parte della delegazione i parlamentari Andrea Orsini (Forza Italia), Piero Fassino (PD), Stefano Maullu (Fratelli d’Italia) e Paolo Formentini (Lega).
Anav ha introdotto il confronto soffermandosi sullo stato d’animo della comunità italiana in Israele, segnata dal clima di crescente ostilità nei confronti dello Stato ebraico e dal preoccupante riemergere dell’antisemitismo in Italia. Il primo intervento è stato quello dell’onorevole Fassino, che ha ribadito quanto sia fondamentale, nel corso delle missioni ufficiali, incontrare le comunità italiane all’estero: «È una priorità ascoltare le loro voci e comprendere le sfide che vivono».
Entrando nel tema centrale della serata – l’immagine di Israele in Europa e, in particolare, in Italia – Fassino ha richiamato la necessità di un impegno collettivo: «Dobbiamo fare in modo che questa immagine sia il più possibile aderente alla realtà. In Italia soffia un vento tendenzialmente ostile che rischia di trasformarsi in una deriva antisemita, talvolta persino inconsapevole. È fondamentale rafforzare i legami con il Parlamento israeliano, con la società civile, con le università e con le istituzioni culturali».
Orsini ha quindi richiamato il significato del suo motto, «Israele siamo noi», spiegando che esso esprime la difesa dei valori democratici incarnati da Israele: valori che – ha sottolineato – devono essere salvaguardati senza esitazioni. Per Orsini, l’antisemitismo rappresenta in realtà un attacco al sistema di principi su cui si fondano le società libere.
Formentini, alla sua prima visita in Israele, ha posto l’accento sulla situazione all’interno delle università europee, dove antisionismo e antisemitismo – ha affermato – «sono esplosi in maniera esponenziale», diventando motivo di crescente allarme.
Una preoccupazione condivisa anche dai rappresentanti del Comites e della Comunità presenti: Gaia Piperno, Tamara Kienwald, Renzo Ventura, Cecilia Nizza, Michael Sierra e Samuele Giannetti. È stato quest’ultimo a concludere la serata, illustrando alla delegazione il lavoro portato avanti dal “Roma Club Gerusalemme”, l’associazione da lui fondata che promuove attività sportive e sociali aperte a bambini e ragazzi di ogni origine, etnia e religione: un esempio concreto e quotidiano di integrazione nella vita della città.