LA PETIZIONE – Una raccolta firme online per revocare riconoscimenti a Francesca Albanese
Un’iniziativa controcorrente a difesa «del diritto all’informazione» e della «fondamentale importanza della libera stampa». Il giornalista Giuseppe Crimaldi, neo presidente della Federazione delle Associazioni Italia-Israele, ha deciso di promuovere una petizione per la revoca delle cittadinanze onorarie conferite negli scorsi mesi da varie amministrazioni comunali a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi.
Lanciata domenica sul sito https://www.change.org/, la petizione ha raccolto quasi 2mila adesioni in poche ore. Tutto nasce sull’onda dell’indignazione per le recenti dichiarazioni di Albanese «in cui giustifica l’assalto al quotidiano La Stampa da parte di gruppi violenti», spiega Crimaldi, sottolineando in particolare la gravità della sua descrizione dei fatti «come un monito per tutta la stampa italiana, un’affermazione che sembra alludere a una velata intimidazione verso chi fa informazione che contrasta con le opinioni di tali gruppi». Una retorica che Crimaldi definisce «pericolosa e controproducente», perché «la stampa dovrebbe essere un baluardo della democrazia, capace di operare in libertà e sicurezza, senza timore di ritorsioni o minacce». Sulla vicenda ha preso tra gli altri posizione Filippo Diaco, consigliere della maggioranza di centrosinistra a Bologna. Quando la città felsinea le aveva conferito la cittadinanza onoraria, alcuni mesi fa, aveva votato a favore. Oggi «ritengo doveroso riconoscere che mi sono sbagliato», ha scritto in un post, stigmatizzando le parole della special rapporteur e definendole incompatibili con tale riconoscimento.