ROMA – Da Atreju alla scuola ebraica, un abbraccio collettivo per Rom
Sono state ore di grandi abbracci e commozione per Rom Braslavski, il 21enne ex ostaggio israeliano trattenuto per oltre due anni da Hamas a Gaza in condizioni infernali. A Roma per partecipare alla rassegna politica Atreju, dove ha dialogato con il giornalista Maurizio Molinari, Braslavski è stato lunedì mattina il protagonista di una toccante cerimonia nel cortile della scuola ebraica della capitale. Ad introdurlo agli studenti il direttore del liceo, rav Benedetto Carucci Viterbi. L’ex ostaggio e gli studenti hanno poi cantato insieme il brano Habaita simbolo della speranza nel ritorno degli ostaggi e l’inno nazionale d’Israele, la Hatikwah.
«Ho pregato che mi lasciassero morire. Conosco rapiti che hanno perso la ragione, che non possono più parlare», ha dichiarato Braslavski nella sua testimonianza alla kermesse di Fratelli d’Italia. Il giovane ha definito “un miracolo” la sua liberazione dopo 738 giorni nelle mani di Hamas, nei tunnel dell’orrore di Gaza.
Braslavski, visibilmente emozionato, è stato accompagnato sul palco di Atreju dalla senatrice Ester Mieli e accolto da una standing ovation del pubblico.