ANTISEMITISMO – Santerini: «Memoria Shoah sotto attacco. No a equiparazioni con Gaza»

«Sono preoccupata in vista del prossimo 27 gennaio: la memoria della Shoah è sotto attacco e l’antisemitismo aumenta. Servono risposte», afferma Milena Santerini, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, mentre il dibattito sul disegno di legge sull’antisemitismo presentato dal senatore Pd Graziano Delrio continua a dividere il panorama politico e culturale.
Sull’opportunità di una nuova norma, Santerini, docente di Pedagogia all’Università Cattolica, è prudente: «Personalmente non l’avrei fatta, ma una volta che la maggioranza ha deciso di procedere, allora la legge deve seguire alcune linee precise». Secondo Santerini il ddl dovrebbe essere l’occasione per «rafforzare la Strategia nazionale contro l’antisemitismo: contrasto all’odio online, lavoro nelle scuole e nelle università, miglioramento della raccolta dati, sicurezza dei luoghi ebraici».
Quello che sarebbe invece sbagliato è «trasformare la definizione Ihra in un riferimento rigido e direttamente applicato sul piano giuridico», anche perché «non è vincolante e, se usata impropriamente, potrebbe finire per colpire critiche legittime al governo israeliano». «Quando ero Coordinatrice nazionale contro l’antisemitismo», aggiunge, «l’obiettivo non era usare quella definizione come strumento punitivo, ma articolare una strategia ampia capace di affrontare l’odio antiebraico in tutte le sue forme, storiche e contemporanee». Da qui una puntualizzazione: «Attribuire al disegno di legge Delrio l’intenzione di “usare” la definizione Ihra per zittire le opinioni su Israele è scorretto. È un’affermazione falsa».
Guardando al Giorno della Memoria, Santerini teme che il clima possa deteriorarsi: «Si sottrae empatia alle vittime della deportazione di allora in nome di una simpatia esclusiva per il popolo palestinese. È inaccettabile». E insiste sulla necessità di evitare analogie improprie: «Non si può equiparare la Shoah alla guerra a Gaza o ad altri conflitti. La Shoah possiede una intenzionalità di sterminio che deve essere riconosciuta, una sua chiara specificità: non per sacralizzare, ma per comprenderne la portata storica e universale e trarne una lezione per il presente».
La vicepresidente del Memoriale di Milano denuncia una distorsione crescente della memoria: dall’uso della stella gialla durante la pandemia alle equiparazioni tra deportazione e conflitti contemporanei, fino a certe narrazioni su Gaza che «hanno alimentato paragoni impropri». Non si tratta, afferma, di negare le sofferenze altrui, «ma di ricordare i presupposti su cui si fondò la macchina dello sterminio nella Seconda guerra mondiale». È accaduto anche «con alcune narrazioni sul 7 ottobre». Il rischio, conclude la studiosa, è che l’abuso della metafora della Shoah finisca per svuotarne il senso, indebolendo la memoria pubblica e la sua funzione civile.
Di questi temi Santerini discuterà giovedì 11 dicembre (ore 18.00) al Memoriale della Shoah di Milano nell’incontro “Distorsione della Shoah ed effetti sulla trasmissione della memoria”, con il direttore della Fondazione Cdec, Gadi Luzzatto Voghera, e la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal, moderati da Marino Sinibaldi.

Daniel Reichel