TEL AVIV – L’ex ostaggio Alon Ohel sul palco per guarire

«Nei momenti più difficili, quando Alon era in prigionia, chiudevo gli occhi e lo immaginavo suonare su un palco davanti a migliaia di persone, felice. E ora sta succedendo davvero». Con queste parole Idit Ohel ha accompagnato l’annuncio del concerto che il figlio, per due anni ostaggio di Hamas a Gaza, terrà il prossimo 9 febbraio a Tel Aviv.
Alon, 23 anni, sarà al pianoforte per tutta l’esibizione, affiancato da una band e dal fratello Ronen. assieme all’ex ostaggio saliranno sul palco numerosi artisti israeliani e il ricavato del concerto sarà destinato a un fondo per la riabilitazione del musicista. «Sono molto emozionato per lo spettacolo», ha dichiarato Alon. «È la prima volta che salgo su un palco come questo ed è un grande onore per me condividere la scena con artisti le cui canzoni mi hanno accompagnato nel periodo buio della prigionia».
Al concerto, intitolato Alon Ohel – Playing Life, parteciperanno tra gli altri Eviatar Banai, cantautore tra i più noti della scena israeliana, e Shlomi Shaban, pianista e compositore. Le loro canzoni facevano parte dell’ascolto quotidiano di Ohel prima del 7 ottobre 2023 e sono rimaste per lui un riferimento anche durante la prigionia, come ha raccontato dopo la liberazione. Durante il concerto, il giovane li accompagnerà al pianoforte, alternando l’esecuzione dei loro brani a pezzi personali.
Tutti in Israele conoscono i dettagli della sua prigionia: l’occhio ferito dalle schegge, la vista che si era deteriorata, la lunga permanenza nei tunnel senza luce naturale né cure adeguate. Gli ex ostaggi avevano riferito che Ohel continuava a “suonare” anche nei tunnel, battendo le dita sul pavimento o su una parete. «Era il suo modo per dire: “Sono vivo. Sto resistendo”», aveva spiegato il padre.
«La felicità è vedere i sogni che si realizzano», ha sottolineato la madre dopo l’annuncio del concerto. «Alon è qui con noi, vive la musica e vive la vita».