REGNO UNITO – Il rabbino di Leeds che porta doni il 25 dicembre

Era il 25 dicembre 2018 quando Albert Chait, rabbino della United Hebrew Congregation di Leeds, dopo una visita alla caserma dei pompieri e al reparto maternità dove erano nati i suoi tre figli, immaginò un progetto semplice: dire grazie. «Da molti anni, io, mia moglie e i miei figli portiamo doni alla caserma dei pompieri locale il 25 dicembre. È un momento che regala grande soddisfazione ed è molto apprezzato. E ho pensato: perché non incoraggiare altre persone a fare lo stesso?», racconta Chait all’emittente britannica GB News. Così è nato “A Time To Say Thank You”: “un momento per dire grazie”, il 25 dicembre, a chi lavora mentre tanti altri festeggiano.
Alla prima edizione hanno partecipato alcune centinaia di persone. Ognuno con un sacchetto di dolci e piccoli regali da consegnare in ospedali, caserme, stazioni di polizia, farmacie, case di cura, rifugi per donne e per senzatetto. «Luoghi che non si fermano solo perché è Natale, dove le persone si perdono il loro giorno di festa perché sono al servizio degli altri», ha spiegato Chait.
Il progetto si è poi allargato rapidamente: da Leeds è arrivato a Londra, Manchester, Glasgow, Liverpool e fino a Melbourne. Oggi conta migliaia di volontari e nel 2025 sono circa 5.000 le persone coinvolte nella sola Leeds. L’iniziativa si sostiene grazie a donazioni e raccolte fondi che permettono di acquistare i dolci, giochi e altri regali.
Per il rabbino Chait non è solo beneficenza: in un periodo segnato da «livelli di antisemitismo senza precedenti», questo è un modo per «presentarci come siamo sempre stati e come siamo realmente: parte integrante della società attraverso rispetto e gratitudine».
Durante il periodo natalizio, la sinagoga si riempie. «Riceviamo tanti visitatori il 25 dicembre quanti durante Yom Kippur», ha scherzato Chait. Da lì i volontari partono con i regali e portano un ringraziamento concreto a chi è in servizio. Il motto scelto quest’anno è semplice: «La gratitudine è il ponte che collega le comunità».