AUSTRALIA – No di Albanese a commissione d’inchiesta su strage di Chanukkah
Il governo australiano non promuoverà un’indagine ufficiale e indipendente sull’attacco terroristico sulla spiaggia Bondi, avvenuto nel primo giorno di Chanukkah. L’ha annunciato il primo ministro Anthony Albanese, respingendo una esplicita richiesta delle istituzioni ebraiche locali e dei familiari delle vittime. Per Albanese, riportano gli organi di stampa, la strada maestra da perseguire è un’indagine a porte chiuse. Parimenti la pensa il suo ministro degli Interni, Tony Burke, a detta del quale un’iniziativa pubblica e di un certo tipo offrirebbe «una piattaforma per gli antisemiti, sarebbe dannosa per la coesione sociale e non rappresenterebbe lo spazio giusto per indagare su questioni di sicurezza nazionale».
Il no dell’esecutivo è stato accolto con rammarico dalla comunità ebraica, costretta a confrontarsi negli ultimi due anni con una crescita drammatica dell’antisemitismo. «Le famiglie si sono espresse molto chiaramente, la comunità si è pronunciata e l’approccio del governo articolato oggi dal primo ministro è stato indicativo di come hanno gestito questa crisi per oltre due anni», ha denunciato Alex Ryvchin, uno dei leader dell’Executive Council of Australian Jewry. «Si tirano indietro, non ascoltano gli esperti e la comunità, propongono una mezza misura inefficace».
«Pretendiamo risposte e soluzioni», avevano chiesto in una lettera aperta ad Albanese i familiari delle vittime. «Dobbiamo sapere perché sono stati ignorati chiari segnali d’allarme, come è stato permesso all’odio antisemita e all’estremismo islamico di crescere pericolosamente e senza freni e quali cambiamenti devono essere apportati per proteggere tutti gli australiani in futuro». Per gli estensori del documento, il governo non può sottrarsi dal «dire la verità» agli australiani. A parlare è intanto uno degli eroi di Bondi Beach, Ahmed al Ahmed, il fruttivendolo arabo che ha disarmato a mani nude uno dei due attentatori. «Il mio obiettivo era semplicemente quello di prendergli l’arma e impedirgli di uccidere esseri umani e persone innocenti», ha dichiarato in una intervista con Cbs. «So di avere salvato molte vite, ma mi dispiace per quelle perdute».
(Nell’immagine: un memoriale sorto sul luogo della strage a Bondi Beach)
a.s.